Insulti per le caramelle

Iniziare dalle caramelle

e ricordare loro

che erano solo

zucchero caramellato maròn*

prima di diventare

Morositas e Fruit Joy

e che non si credano di essere

solamente perchè ora gli fanno

la pubblicità.

.

Proseguire con gli alberi:

che non si dimentichino

che son solo semi ingrassati

con qualche anno di troppo

e qualche foglia in più.

.

E far torto anche allo specchio

che si ricordi che riflette

solo grazie alla mia mano e al mio straccio (e al Vetril)

che se continua a tirarsela così

lo ungo con l’olio di gomito

(e che comunque non ce lo siamo dimenticati

che se cade

porta sfiga).

.

Un piccolo sgarbo anche alle parole

che non sarebbero mai esistite

se non ce le fossimo inventate noi

.

e poi all’uovo,

che non si è nemmeno ancora capito se

è solo un inizio o una fine di gallina.

.

.

E’ un giorno che si sopravvive

solo facendo pulizia nella scala evolutiva:

un ridimensionamento generale

una piccola rivalsa

sul mondo, che oggi mi fa sentire così piccola

senza comperarmi nemmeno

le figu

o i bon bon.

.

P.s.

E se continua così

prima di andare a dormire

dico al bambino più vicino

che “cane” si dice “cane”

e non “bau”

e che l’adolescenza sarà terribile

e che in acqua con i braccioli

son capaci tutti

e le rotelle alla bici

un insulto alla sua dignità.

*

cara


poesie

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