Nel bagno delle donne in un locale dopo aver bevuto un po’

Una aspetta muovendosi un po’ da una gamba all’altra perché le scappa.
Arriva un’altra, dice “coda?”
La prima smette di ballonzolare perché si vergogna di farsi beccare mentre le scappa palesemente la pipì, sorride alla nuova arrivata e dice “Sì, ma ci sono solo io”.
Le due rimangono per un po’ insieme, poco, oscillano entrambe, ma poco, perché a entrambe scappa un casino ma non vogliono ballonzolare in maniera troppo evidente davanti a una sconosciuta.
Lanciano occhiate allo specchio e all’altra, si aggiustano i capelli.
Esce la occupante del bagno. La prima e lei si scambiano un sorriso accennato che vuol dire:
Ho finito
Grazie, mi fiondo.
La seconda si fionda ma cercando di non dare l’impressione di fiondarsi.
L’ex occupante del bagno si lava le mani e poi si aggiusta i capelli, la faccia.
Quella in attesa la guarda e ballonzola internamente.
Appena l’ex occupante se ne va, lei inizia a ballonzolare palesemente, ma arriva un’altra, dice “coda?”
Quella in attesa smette di ballonzolare perché si vergogna di farsi beccare mentre le scappa palesemente la pipì, sorride alla nuova arrivata e dice “Sì, ma ci sono solo io”.
E così via.
Per tutta la sera.
Ragazza dopo ragazza.
Uno può usare questa successione in alternativa alle pecore, ad esempio, se non si riesce a dormire, oppure per spiegare il concetto di infinito, non so. Comunque funziona così.


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