Il varco di merda

Più volte nella vita capita di trovarsi di fronte il varco di merda.
Il varco di merda c’è solo un modo di oltrepassarlo.
Oltrepassarlo.
Dopo che nei hai passati un po’ sai cosa ti aspetta nel varco di merda: merda, odore nauseabondo di merda, buio di merda, corpo lambito dalla merda, non sapere dove finisce il tuo corpo e dove inizia la merda, non sapere quando finirà il passaggio nella merda, confusione di merda.
E’ facile che avrai crisi di pianto e scoramento. Lacrime, paura e merda.
Poi, ad un certo punto, quando meno te lo aspetti, se ti impegni il giusto e lasci fare al varco di merda il suo lavoro di merda, ecco che il varco lo hai alle spalle. Hai passato il varco di merda.
Puoi andare a fare la doccia.
Ti asciughi ed ecco che senti l’effetto del passaggio del varco di merda.
Il tuo naso sente gli odori, mille altri odori oltre alla merda.
Non più solo merda ma odore di aria, di foglia, di pelle, di nuca, di panino, di portico, di cane bagnato e asciutto, di galaverna, di gemma, di candito tolto dal panettone di una che mangia il panettone ma senza canditi, di acqua che scorre.
E niente, tu annusi e ti dici, caspita quanti odori.
E respiri respiri respiri e odori e respiri e poi ancora.

Ecco la raffinata metafora che mi va di depositarvi qui oddì 16 Gennaio 2016.

Buon sabato a tutti.


micronarrazioni

2 commenti su “Il varco di merda

  1. grazie, mi vien da dire subito questo…non posso fare la doccia ed ancora non respiro ma vedo e leggo . leggo i tuoi versi , li scopro e mi regali un sorrriso . grazie

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