Con cosa sto bene?

Come l’arancione con l’azzurro
l’accostamento del tono di verde sul verde più chiaro
io sto bene con lo sbriciolare del biscotto
al tavolino del luogo illuminato
lungo lo stelo che cresce e nel racconto dell’esistere delle cose
fra occhio e occhio
nel meccanismo di gioco
fra emissione e ascolto, nel farsi della parola
con il movimento dei raggi della ruota
e poi qui.

Vestire i miei panni
non chiedo molto altro
poterli poi di tanto in tanto mutare
svestirmi del fuori
a costato aperto
rimanerti di fronte, sottopelle
rossa e blu.


poesie

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