La cicatrice

Sta sulla mia bocca
visibile senza gridare

è stato il cane, dico a chi domanda:
da ragazzina, nel giocare
ha morso ma poi si è pentito – preciso
l’ho toccato dove aveva male

E penso al muso a terra, il guaito
la sua comprensione animale, la pena
di aver provocato dolore

Un modo di imparare
dei modi, suo malgrado
in cui il bene può tagliare
in cui sbreccia l’amore
– e canzono da me
mentre la dico
la conclusione sapienziale –

Ma poi è vero
che mi lascio amare soltanto
da chi sa vedere entrambi

il segno sul viso
la breccia e il sorriso


poesie

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