Perché ogni volta che guardo una fotografia mi stupisco d’essere bassa

Lo spazio che occupo
davvero non è molto
se raffrontato a quanto
mi penso
a quante volte percorre
il pensiero
il dentro il fuori
la proiezione della mia persona
dal passato al futuro
i molti presenti
in cui mi colloco
pensando

in confronto è poca cosa
il chilometraggio reale del mio corpo
il suo ingombro
la somma delle passeggiate mattutine
pedalare tutta la città
trasportarmi altrove
occupare letti d’alberghi
spiagge
altre stanze

la mia mente
tocca più superfici
bacia più corpi
è in più altrove
quasi divina
trascende il metro e cinquantatré
mi fa alta
onnipresente
presuntuosa mente


poesie

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