la grande borsa capiente

Non siam donne, siamo marsupiali.

Le cangure han la tasca, le donne la vagina.

Anche le cangure hanno la vagina, certo, ma le metafore son così, che ci devi per forza lasciar fuori qualcosa. La vagina però no. Non ci lasci fuori nulla: dal liquido al solido, dal grande al piccolo, dal vivo al morto, dal dolore al piacere, dal passato al futuro, la vagina tutto contiene. E’ come avere una grande borsa portatile che da piccola si fa grande e poi di nuovo piccola. Piena o vuota, a seconda delle esigenze.

Perdonatemi la crudezza, ma io ogni tanto mi stupisco. E’ che mi è successa una faccenda. Anzi, mi sono acquistata una faccenda: si chiama Mooncup. Non spiego il funzionamento (si trova tutto in rete e ne ha parlato anche Grillo) ma per quanto mi riguarda è una furbata pratica, anatomica e ecologica. Poi, stranamente, è un oggetto che genera l’entusiasmo degli uomini. Pazzesco, ho amici, nonchè un fidanzato, che sono diventati una specie di agenti di pubblicità della mooncup, il cui funzionamento, evidentemente, li affascina.

Comunque, usando questa coppetta della luna mi sono ri-scoperta. E mi sono ri-strabiliata del mio organo sessuale e mi è venuta in mente questa faccenda delle donne marsupiali.

Perciò, se siete femmine in vena di sperimentazioni e riscoperte vi consiglio caldamente di sperimentare la Mooncup (a Torino la vedono all’Emporio solidale, in Via Fratelli Vasco 6/b),  se siete uomini, non so, potreste entusiasmarvi per la Mooncup… o spiegarmi il perchè dell’entusiasmo di coloro che si entusiasmano.

In entrambi i casi vi annuncio la poesia postata nel post qui a fianco, poesia a tema, che riguarda lei: la mia vagina, vagina, vagina, vagina...*

*Spiegazione del perchè scrivo molte volte “vagina, vagina, vagina…”:
leggendo “I monologhi della vagina” di Eve Ensler, mi son resa conto che mi vergognavo a usare questo sostantivo. Per curarmi da una vergogna che non ho nessuna voglia di avere, come lei , Eve, suggerisce, ho deciso di ripeterlo molte volte, ogni volta che mi capita di dirlo o scriverlo (Eroticismi, il reading, è praticamente nato a questo scopo…) Finchè mi passerà la vergogna. O la voglia di ripeterlo. Vediamo.

e altre cianfrusaglie

2 commenti su “la grande borsa capiente

  1. Beh, è secoli che l’organo femminile e tutto ciò che lo riguarda fanno una certa paura… no?

    In effetti, a guardarla così, la mooncup è grande e implica un notevole ravanamento (maneggiamento) interno che immagino possa fare una certa impressione se descritto o immaginato…

    Come dicevo, però, questo ravanare mi ha fatto fare esperienza della mia biologia, cosa che mi diceva anche un’amica che la usa.
    Che vuoi che ti dica…a me la mia biologia mi affascina…

    Quanto alle avvertenze, spero prima o poi di riuscire a creare una piccola raccolta comica sui bugiardini dei farmaci e affini… se qualcuno si preoccupa di dare certe avvertenze, spesso significa che qualcun altro è incappato in disavventure piuttosto tragicomiche!

  2. Cara Ale, dopo che ho letto il post non ho potuto trattenere la curiosità e sono andato a vedere cos’è questo oggetto di cui parli con tanta meraviglia.
    Sono esterrefatto, fossi donna avrei PAURA. La cosa che mi ha colpito di più, però, sono le meticolose avvertenze del sito, tra cui segnalo:

    – Non è necessario togliere la Mooncup quando urini o vai di corpo, ma bisogna rimuoverla prima di avere un rapporto sessuale

    – Non è consigliabile scambiare la propria Mooncup con altre donne

    Le cose si commentano da sole.
    Muah,
    Olsi

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