Dialogo assurdo fra donne di coccio scritta per: “Non mi rompere, parole e musica per donne di coccio”.
Son rotta.
Sei rotta?
Son rotta
non funziono bene
son rotta.
Non sei rotta.
Son rotta
dammi retta
Lo sai che la rotta è una retta?
No, non necessariamente
la rotta può anche essere a cerchio
a cubo o a zigo zago
Sì, ma la rotta,
anche se non è retta
ti porta da qualche parte
dal punto A, al punto B
diretta.
Se sei un aereo o una nave, sì.
Se sei una persona
dipende:
tu ce l’hai una rotta?
No, perché io mi sa che son
rotta
perché non ho una rotta.
Però hai detto che sei rotta.
Sì…
No, dico,
hai detto:
“Sono rotta”:
sei tu stessa una rotta
e se sei una rotta,
da qualche parte starai andando…
Sì, ma se io non lo so
se io non so dove sto andando
è un problema.
In effetti sì.
Forse sei una rotta rotta.
Cosa ti dicevo?
E allora, per aggiustarti, vai dritta.
Ma chi ha detto che io sia una rotta a retta…
Metti che invece sono una rotta a zigo zago?
O che sono una rotta a cerchio?
Se vado dritta
e invece sono una rotta a cerchio
mi vado a schiantare.
Tanto sei già rotta.
E dunque?
Puoi fare tutto quello che vuoi.
Ma sei sicura?
Metti che sbaglio?
Mi rompo ancora di più!
Allora non c’è altro da fare:
devi dirottare.
Cosa vuol dire?
Non lo so
tu inizia a dirottare
che poi vediamo.
Ma mi dirotto a destra
o a sinistra?
Di-rottati e basta:
sei o non sei
una rotta rotta che dirotta?
Sono o non sono?
Questo è il problema,
ma non il tuo.
Ora concentrati: stai dirottando.
Ma come si fa esattamente a dirottare?
Si esce di rotta, no?
Cioè, dopo che ho dirottato non son più rotta?
Questo non lo so.
Ma secondo me devi gridare:
grida, stai dirottando!
AHHHHHHH
Ma cosa urlo a fare,
non son mica su un aereo che dirotta!
No, tu stessa stai dirottando!
Ma cosa vuol dire?
Ma cosa vuoi che ne sappia?
Ma allora perché me lo stai facendo fare?
Ma che ne so
perché sei rotta.
Io son rotta, ma anche tu non scherzi.
Perché, le rotte non scherzano?
No, son rotte
han ben poco da ridere!
Secondo me invece ridono
Secondo me invece no
sì
no
sì
no
no
sì
Ma la vuoi smettere?
Sembri un disco rotto!
Disco sarai tu!
Rotta sì, ma disco, no, va bene?
Per me…
Per te?
Per me va bene così.
Cioè, rotta
ma non disco?
Sì…
Ma, ragiona, non è meglio essere disco,
che rotta?
Perché?
Almeno non è rotto.
Ma si può rompere.
Giusto.
Allora devi essere rotta!
È meglio,
non c’è niente da fare…
Meglio, dici?
Sì, sì.
Beh… quindi, dici, che non è male, in fondo, esser rotta…
Meglio di disco…
In effetti: che schifo i dischi eh?
Schifo, schifo.
Meglio rotta che disco, porca miseria,
mi hai convinta!
Ma quanto hai ragione!
Son proprio fortunata a essere rotta!
Sì! Sei proprio fortunata!!!
E poi, in fondo, chi non è rotto!?
Come, chi non è rotto?
Ma sì, dico, in fondo… siamo tutti un po’ rotti…
Eh no, eh?
Se è così non mi va bene
Io, son rotta, io!
L’ho dichiarato da subito.
Se son tutti rotti, io chi sono, scusa, eh?
Tu sei… più rotta degli altri.
Tipo una super-rotta?
Sì, ma se vuoi essere una super-rotta
devi avere un super-potere.
Ce l’ho:
sono Super-rotta
che aggiusta le cose rotte
degli altri.
Può essere.
Sai usare un po’ di attrezzi?
Il cacciavite.
Poi?
Basta.
Trapano?
No
Mettere chiodi?
Solo se non devono essere paralleli.
Segare?
No. So usare la smeriglio.
Non vale, quella la sanno usare tutti.
Restauro sedie?
No.
Meccanica spicciola?
No.
Gomme della bicicletta bucate?
Me le faccio cambiare dagli altri.
Lavori di idraulica?
Magari.
Elettricismo?
No.
No, non vale.
Allora non puoi fare il super-eroe
E la super-eroina?
Non cambia nulla.
Invece sì.
Non hai un super-potere.
Invece sì
sono molto rotta.
Questo non basta a fare di te un super-eroe.
Super-eroina, prego.
Invece sì, il mio super potere
è che sono rotta.
Non è un super potere.
Invece sì:
Super-rotta va in giro per la città
gli altri la vedono e
si rendono conto di
essere rotti, ma non così tanto,
lei è più rotta,
allora loro pensano:
“Hei, non sono poi così rotto/rotta
c’è Super-rotta che è più rotta di me!”
e sono più felici.
Forse hai ragione.
Ce l’ho.
Bene. Allora non ti serve più il mio aiuto.
Ora me ne vado, sono stanca.
Sì, ma non possiamo finire così,
“Arrivederci e grazie”.
Perché?
Perché siamo dentro a una poesia
le poesie devono avere una chiusa per finire.
Prima dobbiamo trovare la chiusa,
così la poesia finisce
e ce ne possiamo andare.
Arrivederci e grazie non va bene?
Arrivederci e grazie non è una chiusa da poesia.
Allora, te ne prego, troviamo il modo di uscir
troppa stanchezza inizio a patir…
Perché parli in questo modo assurdo, ora?
Perché siamo dentro una poesia,
l’hai detto tu no?
Adesso non possiamo più normalmente parlar
dobbiamo rimar
e di qui uscir…
E come riuscir?
Una poesia incompiuta
una incompiuta poesia
una chiusa deve avere
per
finir potere…
Giusto?
No.
Questa no.
Che dici mai?
Vuoi finir nei guai?
Puoi smettere
di parlare in rima.
Perché?
Perché, ho avuto un’idea:
questa poesia è una poesia rotta
e sai perché è rotta?
Perché non ha una chiusa.
Giusto!
Allora possiamo andarcene.
Sì. Subito e senza chiusa.
Devi solo dire arrivederci e grazie.
Va bene.
Arrivederci e grazie.
Siamo uscite?
No, anche se è rotta,
alla fine devi dire:
“fine della poesia”,
altrimenti la gente non capisce.
Va bene: arrivederci e grazie, fine della poesia.
Ora siamo fuori.
No, per essere fuori dalla poesia devi dire:
“Arrivederci e grazie, fine della poesia”
e poi stare zitta.
Ok. Ho capito.
Arrivederci e grazie. Fine della poesia.
…è finita?
Zitta!
Ok.
FINE DELLA POESIA
http://www.mariellafassonatproduzionepropria.com/2008/06/we-aint-got-no-money-honey-but-we-got.html
nel bozzetto, la cesta dei dei panni sporchi, contente centinaia di calzini, fonte di discussione da ormai 15 anni!!! che conforto aver trovato qualcuno che se ne occupa!!!!!!!!
love
marie
Essere spammato fra i calzini è sempre un onore e un privilegio : – ) non preoccuparti, grazie a te, Signora nostra dei Calzini : – )
Ciao smirki!!!!
Mi eri finito nello spam postale e non mi son accorta del commento!
Buon anno a te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Buon Anno, Alessandra :- )