Facce, laboratori, regali

Foto da inizio settembre.

Con facce ancora da post vacanza, io ed Elena Patris ci siamo rimesse al lavoro sul progetto “Nei nostri panni” con appuntamenti lungo tutto l’anno, dedicati a chi ha già partecipato e a chi ha desiderio di sperimentare.

Iniziamo con i laboratori d’autunno e con un appuntamento gratuito per ritrovarsi e partire con un piccolo regalo.

Trovate tutte le informazioni 👉 qui 

I posti sono limitati, chi vuole saperne di più o già prenotare il proprio posto, può scriverci 📧 neinostripannilab@gmail.com

Un laboratorio di lunedì mattina

Un laboratorio di scrittura autobiografica con titolo insolito, in presenza e in un orario insolito.

Mia nonna, una volta, ha fatto la rana si terrà il lunedì mattina, in presenza, allo Spazio Uovo di Torino, per sei incontri mattutini dalle 10 alle 12, a partire dal 27 Febbraio (e poi: 6, 13, 20, 27 Marzo, 3 Aprile 2023).

Ebbene sì, l’orario è insolito ma l’ho pensato per chi può dedicarsi del tempo il lunedì mattina: ho pensato a nonni e nonne, mamme e papà, ma anche a chi ha lavori con giorno libero il lunedì, con orari incompatibili con le solite attività serali, agli studenti e studentesse, a chi non lavora…

Ecco di cosa si tratta…

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Ispirazioni estive

Sto scrivendo poco, purtroppo, su questo blog. A volte il pieno impone il vuoto e l’irregolarità diventa una necessità. Qualche segnale di fumo lo lancio qui, sui social, se avete voglia di interagire con me, potete trovarmi qui e qui.

Però deposito una piccola cosa, oggi, qui, fra le ispirazione che questo tempo irregolare che si chiama estate mi ha regalato.

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Appuntamenti sul corpo

Quello del corpo è un tema che mi ha sempre interessata. E’ entrato nelle mie poesie in tanti modi differenti.
Maggio è alle porte e lo inizio proponendovi due appuntamenti, uno per i grandi, uno per i piccoli, dedicati al corpo.
Li trovate al fondo di questo post, prima una poesia.

CERTE VOLTE

A volte fa paura
a volte fa vergogna
a volte fa fatica
a volte fa cattivo odore
a volte ha forma che non mi piace
a volte è limite
a volte non mi assomiglia
a volte lo sgrido
a volte fa dolore
a volte è incomprensibile
a volte non so
se sono io
il corpo mio.

✍️ Sabato 4 maggio dalle 10 alle 12 alla Casa del Quartiere Barrito per i I Sabati Giocondi Stag. 1
Testa per aria: laboratorio di poesia per bambine e bambini
laboratorio di poesia e creazioni con Alessandra Racca
Ricreiamo il nostro corpo a partire dai versi delle poesie e i versi delle poesie a partire dal nostro corpo.
Per bambini e bambine dagli 8 agli 11 anni.

👂 Giovedì 9 maggio, alle 21 alla Luna’s Torta
Ad alcuni piace la poesia – Appuntamento di maggio
“E tutto il corpo predisposto al vivere”, poesie che cantano il corpo, dalla testa ai piedi, dal sangue alla voce, dal corpo amato, al corpo perduto, al corpo immaginato.

Chissà se avrà i miei occhi

Tempo fa ho scritto una poesia alla quale sono più che affezionata. Si intitola Mia madre è un fiore abusivo, parla di mia madre e di come, talvolta, scopriamo in noi parti sorprendenti dei nostri genitori. E’ stata pubblicata per la prima volta in L’amore non si cura con la citrosodina dalla Neo Edizioni
Ora Elena Carrano l’ha scelta e inserita in un’antologia da poco uscita per la Clementoni. 
Il libro si intitola Chissà se avrai i miei occhi ed è dedicato a chi attende l’arrivo di un figlio o di una figlia. Lo trovate in libreria.
La poesia, invece, eccola qua.

Mia mamma è un fiore abusivo

Ah mamma, come mi spunti!
Come faccio a nasconderti ora
che ti sei infilata perfino
nel modo in cui porto alla faccia
le mani, storte all’indice – come le tue
ossa costole che spuntano fuori
evidenze e d’improvviso
voglio sapere i nomi delle piante
con l’aria frivola che è tua
quando domandi al mercato
Quanto la devo innaffiare?
e tramesto vasi e gelsomini e bulbi
arrampicata per aggrappare
foglie e rami al nido
guarda come sto in bilico
sfidando scale e basse stature
per far germogliare
la parete di casa (e la vita)
ed io che ti dicevo Ma fai attenzione
non rischiare il collo per un addobbo!
Tu mi spunti mamma
come fiore di un seme portato dal vento
nel vaso che era di basilico e ora
è carico di petali abusivi e spavaldi
e a me che sempre hanno detto
come somiglio a papà
stupisco di questa fioritura
l’indipendenza, mamma, l’essere me
è scoprirti dentro i miei bicchieri rotti
e disordini e pasticci
tenerti finalmente qui
non avere più paura
d’essere tutta.

A me piacciono le parole

Sto facendo un percorso di 15 tappe, un viaggio nella scrittura e lettura, con un gruppo di 25 bambini e bambine.
Ecco un testo che ho scritto per raccontare loro di me e di una passione che vorrei condividere giocando.

Delle parole mi piace tutto:
la buccia e la polpa
il dolce e l’amaro
magiare parole altrui
cucinare con parole mie,
mi piace gustare parole-frutto.

Delle parole mi piace che son pezzettini
unirle in costruzioni
piccole, medie, grandi o leggere
mischiarle, creare case, città, 
aeroplani di parole:
mi piace giocare con parole-mattoncini.

Delle parole mi piace il rumore
mi piace quando gridano forte
o sussurrano piano,
con le parole puoi addormentare o svegliare
con le parole puoi suonare
le parole respirano:
mi piacciono le parole 
perché vanno a ritmo con il cuore.

Delle parole mi piace che possono dire
le storie di come siamo e di come siamo stati,
di come potremmo essere e di come non saremo mai,
creare mondi, fantasmi, misteri ed eroi:
mi piacciono le parole che sanno raccontare.

Delle parole mi piaci tu:
quando mi racconti e ti dici,
delle parole mi piaccio io:
quando dico il mondo a modo mio,
mi piace la compagnia di ogni nostra parola
che non mi fa sentire sola.

Coro poetico e altri progetti

Sabato mi sono svegliata con una bella sorpresa. In un articolo sul Corriere Torino, Chiara Dalmasso ha raccontato alcuni progetti che sto portando avanti e che mi stanno molto a cuore.

Fra questi, il coro poetico.

Domani, 26 Febbraio, presenterò il progetto al Centro Interculturale di Torino, alle 18.

Per le iscrizioni c’è tempo fino al 5 Marzo. Si inizia il 12 Marzo. Qui trovate tutte le informazioni!

Una lista silenziosa

Alcune cose che stanno nel silenzio:
un’idea
il rumore dell’aspirapolvere in un altrove vicino
un pesce che nuota
due persone che si guardano negli occhi
un sogno a occhi chiusi e mezzo a occhi aperti (poi mi hanno disturbata)
un briciolo di paura
molti rumori silenziosi
la luce che disegna sul soffitto
ciò che vedo dal finestrino del tram
qualcosa di lontano
tapparsi le orecchie
non sapere cosa dire
un aereo, in alto nel cielo
alcune notti
il lampo, prima del tuono
ciò che non è qui
pensare
se mi abbracci
se mi dai la mano
se facciamo silenzio
ed ascoltiamo.

Primaverile

Certe mattine crescono
fiori sulla testa.

Guardo i polsi e sono 
radici azzurre le vene.

Certe mattine crescono
fiori sulla testa.

Nella carne caduca,
lì affonda la vita.

Dalla durezza delle ossa
si alzano forme gentili.

Silenziosamente qualcosa
si apre, ondeggia e muta.

Certe mattine crescono
fiori sulla testa.

Nulla mi pare poco.

Iter, laboratori nelle scuole di Torino

“Il gioco è l’arte dei bambini, l’arte è il gioco degli adulti”: parto da una citazione di Maria Lai per dirvi che alcuni dei corsi che propongo per le scuole sono stati selezionati e inseriti nel catalogo Crescere in città di Iter della Città di Torino. È il frutto di un lavoro con ACMOS, che ringrazio molto e con Daniela Rosas di IF life design
Ecco i titoli e i link:
Io e molti altri: un puzzle, primaria 
Scrivere short: creatività come alternativa all’odio, primaria e secondaria
Poesie dal mondo, primaria e secondaria
Corpo poetico, primaria e secondaria
Sono capace?, primaria e secondaria
Ringrazio chi lo farà sapere a insegnanti e genitori!

Per prenotare le attività c’è tempo fino al 12 ottobre compilando  il modulo che si trova qui.

Campus Omodeo

Finite le vacanze si ricomincia a lavorare, ma quest’anno lo faccio da qui: Nughedu, Sardegna. È iniziata la bellissima esperienza dello Spop Campus Omodeo. Porto con me quella di Inpoetica per costruire la performance dell’8 settembre. 
Il racconto di queste giornate lo trovate sulla pagina di Sardarch.

Relaxxx

Amici, questo blog batte un po’ la fiacca per la pausa estiva. Mi perdonate? sì dai!

Se vi manco moltissimo potete seguirmi qui, qui e qui.

Buone vacanze!

Stanno, a volte, parole, sul pavimento

Preparando il corso Scrivere short

Fiori e poesie

Il mio amico David Zonta lavora con i fiori e poi, anche, ne scrive. Sa i fiori, sa le piante.

Io uso le parole e spesso, davvero spesso, con le parole cerco il mondo delle piante, per tante ragioni che stanno nelle metafore, nel mistero di ciò che vive, nei colori, nelle forme, in ciò che ci assomiglia ma è altro.

David ha creato sul suo blog una pagina dove fa dialogare fiori e poesie, piante e poeti.

La trovate qui, insieme alle mie ci sono poesie di Ivan Talarico e Guido Catalano

Buone letture.

Refest

Vi racconto una cosa bella in questo martedì gelido.
Domenica parto per Sarajevo per la prima parte di una residenza artistica. C’era questa cosa strana, un bando per poeti, mi sono bandizzata – grazie al mio amico Paolino aka Paolo Agrati, che mi ha detto: partecipa! – e mi hanno selezionata. 
Il progetto si intitola Refest – Images and Words on refugees routes – Immagini e Parole sui percorsi dei rifugiati, si tratta di un progetto europeo. Il partner italiano è Passaggi Festival.

Sono molto curiosa e felice.
Vi racconterò.
Adesso tisana.

Ho scoperto che….

…a quanto pare sono viva.

Qui ne trovate le prove:

Gea

Grazie a I poeti sono vivi.  Seguite questo blog, che è bello assai, una poesia al giorno toglie la ruggine dal cervello di torno.

Su Poesie antirughe

Un libro che ho scritto qualche anno fa, ma al quale voglio ancora bene assai.

Una recensione nuova nuova. 

Grazie a Cultweek e a Fabio Nicastro.

Gioco di mano gioco umano

Gioco di mano gioco tutto umano (Versi per bambini grandi piccoli e medi)

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Succederà, sta già succedendo…

E’ iniziato l’anno nuovo. C’è il capodanno e c’è il primo settembre che è un’altra forma di capodanno.

Come tutti faccio i buoni e i cattivi propositi dell’anno.

E faccio anche i progetti per l’anno nuovo.

Qui il calendario dei prossimi appuntamenti fino a dicembre. Ne mancano molti ed è in via di definizione.

Dunque tenetelo d’occhio e se volete propormi date scrivete qui: signoradeicalzini@gmail.com

Pagina corsi!

E’ on line la pagina corsi.

Perché, come, dove, quando.

Trovate tutto qui sulle questioni generali.

E qui per i corsi attivati per quest’anno.

Se invece volete attivarli per voi soli soletti, per un’associazione, un gruppo, una libreria, una classe, scrivetemi: signoradeicalzini@gmail.com

Versi d’estate 2

L’arte estesa del mare
L’estro eterno del mondo
Lentamente l’affondo
L’emersione l’incanto

I vituperatissimi

Comunque ora vi dico una cosa che penso: che noialtri talvolta vituperatissimi poeti da bar,

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Nel bagno delle donne in un locale dopo aver bevuto un po’

Una aspetta muovendosi un po’ da una gamba all’altra perché le scappa.
Arriva un’altra, dice “coda?”
La prima smette di ballonzolare perché si vergogna di farsi beccare mentre le scappa palesemente la pipì, sorride alla nuova arrivata e dice “Sì, ma ci sono solo io”.
Le due rimangono per un po’ insieme, poco, oscillano entrambe, ma poco, perché a entrambe scappa un casino ma non vogliono ballonzolare in maniera troppo evidente davanti a una sconosciuta.
Lanciano occhiate allo specchio e all’altra, si aggiustano i capelli.
Esce la occupante del bagno. La prima e lei si scambiano un sorriso accennato che vuol dire:
Ho finito
Grazie, mi fiondo.
La seconda si fionda ma cercando di non dare l’impressione di fiondarsi.
L’ex occupante del bagno si lava le mani e poi si aggiusta i capelli, la faccia.
Quella in attesa la guarda e ballonzola internamente.
Appena l’ex occupante se ne va, lei inizia a ballonzolare palesemente, ma arriva un’altra, dice “coda?”
Quella in attesa smette di ballonzolare perché si vergogna di farsi beccare mentre le scappa palesemente la pipì, sorride alla nuova arrivata e dice “Sì, ma ci sono solo io”.
E così via.
Per tutta la sera.
Ragazza dopo ragazza.
Uno può usare questa successione in alternativa alle pecore, ad esempio, se non si riesce a dormire, oppure per spiegare il concetto di infinito, non so. Comunque funziona così.

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maschio, 36 anni, con una relazione complicata

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Esercizi di cattiveria amorosa

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la signora del barolo

Il titolo è un po’ forte… però per chi volesse darsi al barolo, in occasione della Festa del vino barolo, mi trovate qua, come aperitivo in apertura del concerto di Simone Cristicchi:

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Maratoneta

Il 7 e l’8 maggio a Torino

ci sono anche io  fra i maratoneti della

MARATONA DEL GRANDE FRESCO

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La Gang dei Calzini!

La libreria La Gang del Pensiero si ispira per il nome all’omonimo romanzo di Tibor Fischer. E’ una libreria indipendente, spaziosa e molto accogliente.

Ha ospitato mostre di scultura, pittura, incontri con gli scrittori, presentazioni di romanzi, di libri di poesia e per ragazzi, oltre ad altri eventi culturali.

Il librario della Gang del pensiero è uno di quei librai simpatici che sanno anche darti i consigli.

In un posto così, non si poteva non organizzare una“Gang dei calzini”… che nessuno sa cos’è, neppure io.

Voi però venite… non si sa mai!!!!

libreria

Venerdì 19 Febbraio

ore 21,00

Alla Libreria

La Gang del pensiero

Corso Telesio 99, Torino – www.lagangdelpensiero.com

ReadingLa Gang dei calzini

Reading semiserio ad alto contenuto umoristico di e con Alessandra Racca nei panni della Signora dei Calzini.

Con l’amichevole partecipazione di Arsenio Bravuomo.


Una torinese a Milano

Per la serie “Una torinese a Milano”:

Giovedì 11 Febbraio 2010

ore 21,00

La Signora dei calzini e i suoi EROTICISMI

saranno ospiti di GIOVEDì di SUD”

al CIRCOLO SUD

Via Corsico 5, Milano (MM Porta Genova – Tram 9, 29\30)

Orsù venite più milanesi che mai!

Due spettacoli nuovi nuovi a Torino

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