Corso Telesio 99, Torino – www.lagangdelpensiero.com
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Leggenda metropolitana di calzini, calzoni e analisi:
ovvero, quando la Signora dei calzini tentò di cambiare identità senza riuscirci.
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Si narra che
la Signora dei calzini,
quel giorno,
andò dall’analista.
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Si sedette
e gli disse
di non voler esser più
la Signora dei calzini.
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Mi sono rotta di questi diminutivi,
disse,
voglio essere la Signora dei calzoni!
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Vuole mettersi a fare la pizza?
Chiese l’analista
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No.
Voglio smetterla di essere la Signora dei calzini.
Mi sono rotta di questi diminutivi, disse,
mi sminuiscono.
Voglio essere la Signora dei CalzONI!
Anzi: il Signore!
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Ma certo,
disse l’analista,
il Signore dei calzoni,
ora mi è tutto più chiaro:
invidia del pene!
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Che palle!
disse,
alzandosi,
la Signora dei calzini.
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Appunto.
Disse l’analista
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Si narra che la seduta
finì così.
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In piedi.
E con i calzini al loro posto.
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Poi non si narra più nulla.
sulla copertina della quale ci siamo divertiti con un piccolo cambio di colore…
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Sapete, quel genere di persona
che non si sporca per
non sporcarsi
che non tradisce per
non tradire
che avrebbe tanto da dire
ma non dice
per non dire
sapete certi tipi di cassetti dei calzini,
sapete, no?
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Sapete, a volte
si hanno negli armadi
vestiti così bianchi
che non si vorrebbero mettere
mai.
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Diceva mio padre
che il mondo è sporco:
sono sempre stata quel genere di figlia
con l’ossessione che la terra
le impolverasse i piedi
dopo la doccia al campeggio
…
Sono sempre stata
sono
quel genere di figlia
piuttosto decisa a vivere
malgrado la polvere.
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Così ad un certo punto è successo
che sono uscita dalla doccia
e ho preso a camminare
resa un po’ pazza
da tutto quello sporco ai piedi
impossibile da combattere
o da levare.
Così sono diventata una che cammina
malgrado tutto
nonostante il fastidio
la polvere
le macchie
lo sporco
malgrado tutto
sono diventata una che cammina
seppur con la tendenza latente
a volersi tenere il pulito addosso
con troppa paura di sciupare quel che è nuovo
e con armadi pieni
di certi tipi di cassetti pieni
di calzini che non riesco a buttare.