Parola di serpente

Chiedete, chiedete pure

al serpente

 

Chiedetegli che ne pensa del suo cambio

di pelle

 

Chiedetegli se davvero gli fa piacere

andare incontro

alla spogliazione

al soffocamento

al contorcersi

 

Chiedetegli che ne pensa

della sua povera pelle

abbandonata lungo la strada

 

Chiedete, chiedete pure

alla farfalla che cosa pensava mentre

era nel bozzo

chiedetele che ne pensava del suo splendido

avvenire

da farfalla:

pensate che il pensiero di ciò che non poteva sapere

la consolasse?

 

Come minimo la farfalla

vi liquiderà con un battito d’ali

 

Allora voi insisterete

andrete dal serpente e gli chiederete

di dire belle frasi

sul valore del cambiamento

e di quant’altro

vi verrà in mente di esaltare.

 

E sarà proprio allora

voi lì, coi vostri bei taccuini

e la mano pronta a raccogliere

belle frasi memorabili altrui

belle parole sulla vita

sarà lì che vi coglierà la lingua del serpente

 

“SSSuca”

dirà

“ssstronzi”

dirà

e striscerà via da voi

e dalla vostra voglia di belle parole

lui, che avrà lasciato la sua pelle

si srotolerà felice su un sasso, felice

che la paura sia passata

sperando

che non gli ricapiti più

più saggio

ma per nulla desideroso

di ripetere l’esperienza.

 

Il sole, si godrà il sole

e voi, un po’ sudati

e decisamente basiti

starete lì a domandarvi

perché siete stati presi a male parole.

 

Mi spiace per voi,

ma i cambiamenti son ssstronzi

e per nulla capaci di fornire

consolazione

altrui.

 

Parola di serpente.