Quella che non conoscevo

Un pomeriggio d’estate.

Un pomeriggio davanti allo studio di mio nonno pittore.

Un pomeriggio che avevo tre anni.

E lui, chiuso lì, cantava l’Aida.

E io non potevo disturbare.

.

Mio nonno, il suo studio:

pieno di musica

pieno di quadri

pieno di odore

pieno della sua voce

pieno di cose del mistero

pieno di sé.

.

Che desiderio smisurato

di essere lì ora,

così come sono ora

non come ero.

.

Io, da bambina:

non sapevo

che cosa c’era lì,

non capivo

quella cosa

non capivo

di cosa era fatta

non capivo

quella stessa cosa

non capivo

che ci sarebbe stata

non capivo

dentro di me.