Incontrai un uomo
che aveva quattro occhi
due file ordinate
due sopra due sotto.
Tentai di guardarlo negli occhi
per non fargli capire
che avevo visto
che aveva quattro occhi
Fu così difficile
che fu impossibile
Guardavo di su
e mi pareva che avrei dovuto guardare
di giù
riprovavo di su
mi sfuggiva di giù
Mi lacrimarono gli occhi per la fatica.
Non vedevo più.
Fu allora che chiese:
piangi?
No
Ti lacrimano gli occhi?
Sì.
Puoi smetterla se vuoi di cercare
di fissarmi negli occhi
per non farmi capire
che hai veduto
che ho due file di occhi.
È comunque una cosa difficile
dissi
non ci riesco.
Come si può fare?
Guardiamo in giro
Suggerì lui.
Facemmo una partita a rubamazzetto
Mi divertii molto
mi offrì una tazza di tè.
Ti piace il tè, mi chiese?
Di solito non lo so, ma questo
è molto buono.
Dissi.
E mentre lo dicevo lo guardai negli occhi.
Non fu difficile.
Gli guardai tutti e quattro gli occhi.
Non ti sforzare
disse
di guardare i miei occhi,
andiamo a guardare il mondo
disse.
Facemmo dei giri strani
ma anche non strani.
dei giri.
Guardammo molto
mi piacque quello che vidi
alcune cose no.
In generale, però,
c’era molto da vedere.
È molto bello guardare, gli dissi.
Guardati, disse.
Mi guardai allo specchio:
avevo due file d’occhi.
Feci tanto d’occhi.
Lui mi sorrise.
Che ci faccio, ora, dissi,
con quattro occhi.
Guardi, disse lui.
Guardammo molto e con piacere.
Ci guardammo negli occhi.
Ci facemmo molti occhiolini.
L’attrazione saettava da ogni pupilla:
due pupille alla quarta.
Fu piuttosto chiaro che era ora
di fare l’amore.
Ascolta, mi disse,
ho un pisello come un lanciafiamme.
Risi, ma ce lo aveva per davvero.
Aprii le gambe e fu tutto fuoco.
Un’esagerazione, a dire il vero.
Mi scottai parecchio.
La lussuria, dissi, porta all’inferno.
Chi ti dice tutte queste sciocchezze?
Mi chiese lui.
Gente con due occhi.
Ridemmo.
Lui aprì il fuoco
e non spegnemmo la luce:
ci piaceva guardare.