Alle mie bianche ossa

Soli

insofferenti al mondo

si può essere molto nudi

spogli

un rigido mucchietto d’ossa

essenziale

meritorio

eppur scarno:

 

venite,

fatevi carne

e pelle

fatevi peli

e colore

fatevi grasso, guance

sangue, ferita

sbucciatura

 

vi voglio tutti

addosso

voi

e i vostri

stupidi difetti

le voci, gli odori, le vostre più

assurde

opinioni,

tutti qui

egoisti, bisognosi

disordinati

belli

abbarbicati

caldi

alle mie bianche ossa

migliori

peggiori di me

a darmi forma

parola

calore,

a darmi corpo

sorriso

filo da torcere

vita

 

venite,

vestite il mio scheletro dei

vostri corpi

date peso alle mie ossa

date loro movimento

soffiate pensieri nel mio teschio

andiamo avanti

o indietro

e se ci riesce

balliamo

balliamo

balliamo ancora.