Mi son messa a letto
vestita
non mi son lavata.
.
Sto sporcando
le lenzuola bianche
che avevo steso per te.
.
Ti ricordi
com’ero profumata
com’erano profumate le mie lenzuola
e bianche?
.
Non lo sono più.
Sono sporca.
La mia giacca è sporca.
la mia ferita è sporca
la mia vagina è sporca
tu sei sporco
è sporca la tua barba
e il tuo ricordo.
.
Guardati il cazzo.
Guarda com’è sporco.
.
Sì, forse anche Lui è sporco
ma questo non conta.
E di Lei non voglio sapere.
Non voglio parlare della sua bocca.
.
Ti parlerò della mia.
Che è sporca.
La mia bocca è così sporca
che le madri,
se sentissero,
tapperebbero le orecchie ai bambini.
Bambini, non ascoltate
il suono di queste parole sporche.
Non ascoltate le nostre
sporche sporche poesie.
.
Ma di notte
per fortuna
i bambini non sentono.
I bambini stanotte dormono.
.
E non vi preoccupate, madri,
anche i bambini che dormivano qui
non sentono.
I miei bambini
se li è portati il fiume.
.
E tu non dire,
mentre ti svegli e vai a pisciare,
che il fiume continua a scorrere.
Scorre, certo, ma è sporco.
E i marciapiedi son pieni di ladri.
E le strade sporche di vomito.
.
Torna a dormire, sciocco.
Dormi con lei.
Lei dorme
Lui dorme.
Io no.
.
Dentro la prima luce
anche l’alba è sporca
e il sole
non ne uscirà bene
da questa faccenda,
ne uscirà sporco.
.
Perché l’amore è così sporco
che non si vede più.