Mi rendo conto che esistono modi più nobili o originali per accorgersi del passare del tempo. Ma a me succede coi saldi.
Sono andata “per saldi” con mia madre. Una specie di rito che si ripete ogni anno, per due stagioni l’anno, quella bella e quella brutta.
Sono una sempre un po’ in ritardo: in ritardo per le cose che tutti fanno, quelle tipo prenotare le vacanze, sapere cosa si farà a Natale o a Pasqua, comprare il regalo per il compleanno di amici o parenti, decidere cosa si fa domenica, non parliamo di Capodanno. Sono stata in ritado anche sul sesso. Figuriamoci sul resto.
Perciò a me i saldi mi piacciono, perchè arrivano a inizio-metà stagione. Cioè, se arrivano i saldi significa che puoi comperarti un cappotto e pensare di godertelo ancora un po’. Se arrivano i saldi significa che l’estate non è finita. Hai tempo: passerà ancora luglio, poi agosto e, se sei fortunato, anche un pezzo consistente di settembre. I saldi mi piacciono perchè mi pare una di quelle cose che poi, anche se sei un po’ in ritardo con il concetto di estate o inverno, hai ancora, tutto sommato, del tempo per organizzarti. Lo so, è un concetto sghembo, ma per me funziona così.
Se ci pensate i saldi sono un modo garbato per dirti che le cose sono già cambiate da un pezzo, ma, tranquillo, non sono ancora alla fine…sono a metà, diciamo.
Così è per me.
Veramente quando ho iniziato a scrivere di questa faccenda volevo dire un’altra cosa. Ma mi rendo conto che post è lungo, perciò potete smettere di leggere qui. Me lo merito
Comunque volevo dire che ieri mi sono comperata l’ennesima scarpa con tacchi pazzeschi. Mentre pagavo ho chiesto a mia madre se se lo sarebbe mai immaginata. Infatti mia madre non se lo sarebbe immaginata mai. Che sua figlia, quella che con suo sommo sdegno, mentre erano in corso i saldi, la portava al balon a comperare maglioni sformati e anfibi militari. Che sua figlia, quella lì, se ne sarebbe uscita un giorno da un negozio, felice e svolazzante, con una bella taccata da 8 cm nel sacchetto.
Ha detto che non era una cosa facile da immaginare, all’epoca.
Però ora mi sono comprata queste scarpe altissime e pazzesche.
Chissà cosa compererò ai saldi estivi del 2028…
Scarpe di pelo.
Scarpe super sportive.
Ognuno ha i suoi metodi per misurare il tempo…
Nel prossimo post una poesia che parla di questo.