non si può aspirare dolore con una cannuccia seppur sottile di plastica blu

se io potessi aspirare via

tutta la tristezza che ho visto

dietro la tua pupilla destra

lo farei con una piccola cannuccia

come si succhia il fondo

di un coca e rum

 

quella sinistra l’ho vista in controluce

ma credo che di dolore ce ne fosse anche lì

io quello lo suggerei

come si beve il fondo

di un long drink

 

una volta da bambina

per non arrivare impreparata al confessionale

mi sono segnata sul diario le bugie

ne dicevo così poche

per paura che non mi credessero

ho dovuto inventarne di finte

almeno un po’

 

ora, di bugia, ne dico qualcuna in più

peccato non frequentare preti

credo avrei fatto un figurone

quando ti dissi

quella sera

che non eri stato il mio più grande amore

l’ho detta per bene

c’era da crederci, lo so

 

quando cresci

impari

che non si può aspirare dolore

con una cannuccia seppur sottile

di plastica blu

che non si può suggere tristezza

come se fosse l’ultima goccia di un drink

che gli amori non si misurano

l’uno con l’altro

che la gente che soffre dice stupide cose

e che non bisogna mai mai

pentirsi

di aver amato qualcuno

 

e anche

che le dita nel naso

te le puoi mettere

comodamente

mentre sei in auto e canticchi ferma

a uno stop

lo fanno tutti

e non ti sgrida nessuno


poesie

2 commenti su “non si può aspirare dolore con una cannuccia seppur sottile di plastica blu

  1. Mi sono permesso di riprenderlo sul mio blog 🙂 Spero non ti dispiaccia 🙂 Ciao, Dario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.