Dell’autismo creativo

Devo rivelarvi una verità scabrosissima: ogni volta che qualcuno mi dice “dovresti proprio scriverci una poesia” (e racconta un fatto, riporta una frase memorabile e/o divertente e/o curiosa ecc), la poesia in questione muore.
Forse anche altri possono confermare questo fenomeno, a me capita sempre. Anche se la cosa in questione (racconto, frase, ecc) la trovo davvero curiosa, divertente, interessante.

E mi son domandata perché.

E mi son risposta: forse perché quel senso di stupore/epifania/curiosa associazione mentale dalla quale nasce la voglia di scrivere una poesia non può essere indotto, viene fuori da dei circuiti stranissimi inconsci che se ne fregano alla grande di ciò che ti dice un altro, seguono (il)logiche loro, privatissime.
Probabilmente questa faccenda vi pare antipatica e presuntuosa, ma è così, non ci posso fare nulla.

E voi direte, va beh, ma perché ce lo dici, perché non ti diciamo più “dovresti proprio scriverci una poesia”?

No, affatto, è che l’ho realizzato ora e son anche curiosa di sapere se capita anche ad altri scriventi o solo io ci ho l’autismo creativo…


micronarrazioni

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