Regalie

Per Natale o per quando volete voi. Volete regalarmivi? Si può!

Libri, laboratori, reading e… Tette!

Ecco tutte le info:

Leggi tutto…

Domenica 18 settembre a Camogli

Chi è in Liguria, il 18 Settembre mi troverà a Camogli, per un reading serale e un laboratorio pomeridiano dedicato a bambine e bambini.
Nella giornata succedono un sacco di cose belle che potete leggere sul profilo di Fermento Camogli
 
Ecco cosa farò:
 

Leggi tutto…

Venersì

Qualche post fa ho scritto di un venerno. Adesso ecco un venersì.

 Venerdì 3 Giugno mi trovate a Ivrea a La grande invasione per un po’ di appuntamenti:

– la mattina incontrerò bambini e bambine della scuola primaria
– alle 17, invece allo ZAC Zone Attive di Cittadinanza andiamo
ALLA SCOPERTA DEL BUIO
Lettura e laboratorio per bambini e bambine dai 6 anni.
 
A partire dalle parole e delle immagini di Io, Alice e il buio buio andiamo alla scoperta del buio buio e di tutti i nostri bui, per aiutare i protagonisti del libro ad aggiungere pagine al loro Libro del buio, per dare parole alla meraviglia che si nasconde in ogni angolo del nostro mondo e giocare con leggerezza con le nostre paure.
 
– infine, alle 20, sempre allo Zac torna il poetry slam con lo ZAC POETRY SLAM!
 
Qui, il programma completo della manifestazione  
 

Ideeregalo 2021 ediscio

O è kitsch o non si fa.

Viene anche per me il momento del pizzino sui regali.
Sono dunque tenuta dal Natal system a ricordarvi che è possibile regalarmi (in forme parziali e nel rispetto delle libertà reciproche) ad amici, nemiche, parenti, serpenti, partnersss e cugini acquisiti, volendo anche a gente a caso.

🤶Ci sono i libri per grandi e piccol*

🧑‍🎄I corsi & laboratori di scrittura (brevi o più lunghi)

🎅Il coro poetico (per chi è a Torino o dintorni)

E tanti auguri (a voi e famiglia ça va sans dire).

Un libro nuovo!

Ho quarant’anni

Si misurano quarant’anni di madre:
troppi
bene così
sarai stanca
ognuno ha i suoi tempi
il corpo non
avresti dovuto.

Che hai fatto in tutto questo tempo?

Ho raccolto i minuti
ho amato le ore
ho esplorato i secondi
ho riempito il baule
ho scelto le parole
ho atteso l’ora giusta, la nostra
quando è venuto il tempo di dirti:
vieni, figlio, iniziamo a giocare.

Puff pant pant

Se mi seguite un po’ sui socialssss, avrete forse capito che questo, per me, – oltre che per la situazione mondiale globale pandemica – è un anno veramente particolare. Qualcuno mi ha scritto: Ehi, ma che fine hai fatto? Il tuo calendario langue…

Cari miei, ecco la situazione: attualmente, mentre scrivo queste poche righe, dorme di là un piccolo tizio di 8 mesi che non vede assolutamente di buon occhio il fatto che io faccia cose diverse dall’occuparmi di lui. Capito? Questi son stati mesi di mammitudine immersiva.

Ma mentre bolle in pentola il grande progetto Asilo, che modificherà un po’ le nostre giornate, le ore che dedico a Olmo (questo il nome del ragazzetto), a me, al mondo, ecco che bollono in pentola anche altre cose: un libro, dei corsi, una mostra, (un trasloco, per non farmi mancare nulla)… pian piano, nei prossimi giorni vi dico tutto.

Voi,  seguitemi intanto sui socialssss, che in questo momento funzionano meglio come cassa di risonanza di questo blog. E forse, un giorno – anzi, più probabilmente, una notte – riuscirò anche a scrivere la bellissima newsletter di inizio anno… (per riceverla, potete iscrivervi qui).

E buon settembre a tutti!

 

Le parole difficili

Mi sono imbattuta su Amazon nella recensione che qualcuno ha lasciato sul libro Io, Alice e il buio buio. Ne estrapolo il pezzettino che mi ha colpita: “Si tratta di un regalo per due bimbi di 5 anni. Ho letto la storia e tranne un paio di parole difficili, tutto il resto è facilmente comprensibile”.
Ecco, questa cosa delle parole difficili mi colpisce sempre. Fermo il fatto che è chiaro che una narrazione per bambini deve essere per loro comprensibile (giuro che non sto facendo polemica sulla recensione, anzi, è proprio una riflessione, questa, mia), io vorrei spezzare una lancia a favore delle “parole difficili”. Per me, l’inciampo in parole che non conoscevo, nella lettura, soprattutto da bambina, è stato un mondo di fascinazione. Me lo ricordo molto bene. Essere ammaliata del suono, dalla forma non familiare della parola, rigirarsi il vocabolo nella testa e immaginare i significati possibili. Cercare di desumere il cosa vuol dire dal testo, senza chiedere a nessuno, rotolarmi nell’alone di una parola. A me piaceva da pazzi. E mi piace tuttora
Sono strana io?
Forse.
Però non sapere è il preludio necessario al sapere. Se non si incontrano mai parole difficili, come si fa a farle proprie? Se non si impara (e non si insegna) ad amare la propria non conoscenza come possibilità di scoperta, come si fa a procedere nel conoscere?
Secondo me parole difficili, qua e là, sono pepite d’oro per i bambini e non solo.
Guardo il mio minuscolo figlio, penso a tutte le cose che non sa e pregusto il piacere di accompagnarlo in questa scoperta. Aprire con lui una parola che non conosce e mostrargli cosa c’è dentro: io non vedo l’ora. Gli auguro una vita disseminata di parole difficili. Sbaglio?

Chiamata alle arti per bambine e bambini!

Aiutateci a completare il Libro del buio!

Su Facebook trovate una pagina che abbiamo creato per raccontarvi qualcosa di più di “Io, Alice e il buio buio“, per far confluire tutti gli appuntamenti, i laboratori e raccogliere le vostre impressioni, ma soprattutto per ospitare una chiamata alle arti dedicata ai bambini…

Pubblicate sul vostro profilo o pagina Facebook la fotografia di un disegno di un bimbo o di una bimba del suo buio preferito, taggate la pagina Io, Alice e il buio , aggiungete l’hashtag #ioaliceilbuio e il vostro disegno verrà pubblicato sulla pagina dedicata al libro.

Creeremo così insieme nuove pagine per il Libro del buio 🙂