Dimissioni

Dimissione N°20

Mi dimetto dalle parole
da tutte quelle che conosco
voglio abitare la meraviglia
l’impronunciato l’occhio
il suono
ma sono nato tardi
sono nato troppo tempo fa
scacciato dal primitivo e dal feto
mando una lettera all’Ikea
fatemi fare il catalogo fatemi dare i nomi
mi pare una buona soluzione
non mi rispondono
niente
nemmeno una parola

Dimissione N° 0

Mi dimetto dal pensiero della morte
ma niente e nessuno firma le mie dimissioni
dicono che posso, al limite,
scegliere una religione.
Farò appello.

Dimissione N° 709

Mi dimetto dai miei piedi.
Voglio un’altra base, un altro appoggio:
superare lo stallo
poggiare su altro piedistallo.

Dimissione N° 25

Mi dimetto dal confine di questa
giornata, sto nella notte
la tana il ginocchio piegato lo
sfregare della stoffa il lenzuolo le
ragioni del buio
mi dimetto dal giorno
sto qui a vegliare digrignare
i denti al mattino, banchetto
nel letto violento il cuscino
volto le spalle alla posizione
eretta verticale, nessuno mi cerchi
(e infatti non lo fanno – dormono)

Dimissione N° 3

Mi dimetto dall’amore
che provo – dal provarlo dall’averlo provato
da ogni tipo d’amore
vero o presunto letterario
sano insano mio altrui
dall’amore divino
dal pensiero dell’amore e dalla parola stessa
in ogni lingua a me conosciuta e sconosciuta
dal piacere dell’amore e delle pene
mi dimetto da ogni gesto d’amore
e dal tuo ultimo bigliettino.
Ma poi è troppo brutto
mi dimetto dalle mie dimissioni
faccio di tutto perché siano dimenticate.

Dimissione N°11

Mi dimetto dalla violenza
lo faccio con un gesto plateale
mi dimetto violentemente
in molti si fanno male.

Dimissione N° 64

Mi dimetto dalle fotografie.
Lascio che il vuoto riempia la figura di me:
il bagnetto senza neonato
la torta senza il festeggiato
il compagno di banco che abbraccia l’aria
un matrimonio con la sola sposa
un figlio piccino sospeso nel vuoto.
Cancellate le prove
mi convinco di non esistere più.

Dimissione N° 13

Mi dimetto dalla rabbia.
Dopo le dimissioni sto male.
Mi dimetto dallo star male.
Dopo le dimissioni non sto.
Mi dimetto da tutto.
– Nessuno ha saputo più nulla dell’autrice di questa dimissione.


poesie

Un commento su “Dimissioni

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