Poetry slam

Durante le esplorazioni che ho fatto nel mondo della poesia, ad un certo punto mi sono imbattuta nel poetry slam ed ho capito che poteva essere una modalità interessante per sperimentare un modo di proporre e praticare la poesia performativa.

Che cos’è un poetry slam (in breve):

Il poetry slam è una gara fra poeti con giuria popolare.
I poeti hanno 3 minuti a testa per leggere o meglio “performare” un testo scritto da loro, non valgono costumi e musiche, ci si mette in gioco solo con il proprio corpo e la propria voce. Una giuria popolare, estratta a sorte tra il pubblico decreta il vincitore. 
Il poetry slam offre un’occasione per “fare uscire” la poesia dalla pagina stampata e dai recinti istituzionali nei quali spesso è relegata, riportandola a stretto contatto con il pubblico.
La pratica del poetry slam nasce negli anni ’80 negli Stati Uniti e si diffonde in tutto il mondo.

In Italia abbiamo fondato la Lips, Lega italiana poetry slam, della quale sono fra i fondator* e del cui direttivo faccio parte. La Lips si occupa di organizzare annualmente un campionato nazionale con gare in tutte le regioni e con una finale che decreta il campione italiano dell’anno. E’ inoltre in rete con altre realtà internazionali che si occupano dell’organizzazione del campionato europeo e mondiale.

La mia esperienza

Ho iniziato a partecipare a poetry slam come concorrente e poi ho iniziato a organizzarli e a condurli, cosa che faccio ormai dal 2008, a Torino – con l’esperienza di Poeti in Lizza (con Arsenio Bravuomo e Guido Catalano) e Atti Impuri Poetry slam. Ho condotto – e anche altrove – fra le altre cose, ho condotto ad Ancona il tradizionale poetry slam per il festival La punta della lingua (2019) e al Giardino della poesia di San Mauro Pascoli, insieme a Roberto Mercadini (2018).

Sono infatti diventata quella che in gergo si dice una MC (Mastro di Cerimonia), ovvero una conduttrice di poetry slam, credo di essere stata una delle prime donne in Italia. È un ruolo che mi diverte molto.

Ecco alcune cose che ho fatto come organizzatrice e conduttrice di poetry slam:

  • ho organizzato e condotto a Torino le finali nazionali Lips del 2019-21, nell’ambito del festival Metronimìe, dedicato alla poesia performativa e realizzato in collaborazione con l’Associazione Amalgama, del quale ho curato la direzione artistica;
  • ho condotto le semifinali nazionali 2014 e 2015 per la Lips;
  • mi occupo dal 2014 di organizzare e condurre le finali Lips per il Piemonte.

Fra le cose che più mi è piaciuto fare, come partecipante, invece, è stata la partecipazione allo Slam a squadre per Mons capitale della cultura 2015, come parte della squadra italiana e la partecipazione al poetry slam che è andato in onda su Zelig e Amazon Prime a cura di Slam Factory.

Atti Impuri Poetry Slam

Atti Impuri Poetry Slam è il torneo che co-organizzo dal 2014 con una stagione fissa di poetry slam e qualche sperimentazione: poetry slam a squadre e story slam.

Ha ospitato durante le serate e in eventi speciali slammer internazionali come: Mark Kelly Smith, inventore del poetry slam (Cicago) e Dani Orvitz (Spagna).

Per saperne di più potete curiosare qua e qua.

Poetry Slam & Scuola

Mi è capitato di utilizzare il poetry slam come strumento espressivo e relazionale nell’ideare e realizzare laboratori di scrittura ed espressivi per ragazzi e ragazze delle scuole medie inferiori e superiori. Credo che sia uno strumento ricco e versatile per favorire l’espressione, il lavoro sulle dinamiche relazionali, aprire varchi verso la poesia.

Facendo tesoro di questo lavoro ho curato per la Loescher una sezione dedicata al poetry slam in Mondi possibili, antologia di italiano per il biennio della scuola secondaria di secondo grado (2020).

Nel 2021  ho ideato e curato per il progetto LAIVin lo spazio Poetry Snack.

Qualche scritto

Qualche mio contributo sul poetry slam si trova qui: