Oh tu che mi segui qua sopra, magari è da un po’ che ti stai domandando perché io abbia smesso di pubblicare da un bel po’.
Problemi? Svogliatezza? Sciopero da poesia?
Ebbene amico o amica mia, ecco che accadde: mi hanno akerato il blog. Qualche akeratore di blog poetici ha fatto un akeraggio ed io non riuscivo più ad entrare qua sopra e a scrivere ciò che volevo scrivere.
Spero non capiti più.
E’ una cosa bruttina. Ti pare di non riuscire più ad entrare a casa tua.
Poi, a dire il vero, fuori dalla rete ho anche traslocato.
Quindi diciamo che c’è stato un casino nelle mie case.
Ma ora va meglio. E si ricomincia. Pronti via.
Sarà che sto guardando serie in inglese a manetta, sarà che mi sveglio ascoltando Billie Holiday, sarà che per me, ho deciso, è primavera, ma oggi mi è venuto fuori questo robo qui. Ho giochicchiato con la lingua inglese. Chiedo scusa ai madrelingua, a chi conosce la metrica anglofona, a chi, l’inglese, lo sa, ma fare questi giochetti mi diverte. Un grazie a Alex Valente che ha corretto le mie bestialità.
E infine: più Billie Holiday per tutti!
Waking up to Billie Holiday
I want a white rose in my hair
I want your words in my ear
a blanket on the meadow
to look out of the window
a man that loves my back when I sleep
a hand that touches me so deep
an afternoon with nothing to do
I want to want you
to be in love with everyone and no-one
a silly dream, I know, but fun
I want my mind to have a spotless light
and something that flies and my own height
a prayer on a sunny day
a place where I love to stay
I want all my favorite things
I want an hour of Spring
Vi do una buona notizia (per me 😊) di domenica mattina, ché ho avuto un periodo un po’ così ed ho bisogno di dare notizie buone di domenica mattina. Il primo marzo parto per la Spagna per venti giorni. La Biblioteca civica di Cologno Monzese mi ha coinvolta in questo progetto bellissimo. Lavorerò con artisti italiani, francesi, spagnoli e portoghesi sul nostro modo di fare poesia e lo spettacolo che ne nascerà farà una tappa in ognuno di questi 4 paesi. È una cosa molto bella e ringrazio chi ha pensato di coinvolgermi. Preparativi fervono.
Questo video dice un sacco di cose sacrosante.
Lo condivido e vi racconto qualcosa, perché questo è un argomento che mi ha fatto soffrire in passato e penso che raccontarlo possa servire ad altre e altri. Come molte donne anche io ho passato un sacco di tempo pensando di non funzionare, me ne vergognavo e soffrivo. Nessuno mi aveva spiegato che non funzionava né come nei film – dove l’atto sessuale, qualunque sia il tipo di relazione fra i due amanti, è univocamente descritto con un’unica fine: orgasmo dato da penetrazione vaginale olé olé rigorosamente in tempo sincrono allineato con l’ora di Greenwich, un due tre, insieme, ora! – né che la logica del rispecchiamento con il mio partner mi portava fuori strada: eravamo profondamente differenti in questo e lui ne sapeva ancora meno di me. Non avevo informazioni, non sapevo dove prendere informazioni e la vergogna mi impediva di farlo. Anche le altre ragazze spesso non sono un buon aiuto – almeno per me, all’epoca, non lo sono state – un po’ perché si è tutte differenti, un po’ perché, prese, alcune di loro, dalla mia stessa logica autodenigratoria, non si parlava esplicitamente di questo problema; un po’ perché anche la condivisione del problema non aiuta “meccanicamente” a risolverlo. Banalmente, non c’è la tua amica in camera da letto.
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Ecco a voi, amici, il post di kattivo gusto che tutti stavate attendendo.
I consigli di acquisto per il vostro dono di Natale.
Sono qui a ricordarvi che ci sono svariati libri in circolazione, in primis, e, in secundis, che fra questi libri circolano anche quelli scritti dalla sottoscritta. Essi possono in effetti essere un buon dono.
Dove si trovano questi libri? Dove potete acquistarne centinaia di copie? Mi domandano alcuni di voi.
Ecco, io assolutamente non lascerò senza risposte queste domande che rischiano di oscurare la vostra gaiezza prefestiva.
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Ciao, vi annuncio qui or ora che fra un mese esatto nasce INPOETICA!
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Mio cuoooore tu stai soffreendo
coo-sa posso fare peeer te?
Altro.
Fai altro.
Grazie.
Da “Dialoghi cantati con il mio cuore”
Ed. Cantachetipassa
Collana: Stronzatine in leggerezza
Mio cuoooore tu stai soffreendo
coo-sa posso fare peeer te?
Niente, grazie, percaritàdiddio non fare più niente! Direi che hai già fatto abbastanza. Come se avessi accettato.
Da “Dialoghi cantati con il mio cuore”
Ed. Cantachetipassa
Collana: Stronzatine in leggerezza
Ritrovamenti.
Come sfogliare i tuoi appunti può aiutarti a comprendere che a tratti puoi essere davvero una brutta persona (ma saggia, innegabilmente saggia):
Ogni donna
prima o poi
ha bisogno
di un toy boy.
Stamattina su Il Manifesto insieme alle tante cose che accadono e si dicono e si pensano a questo mondo c’è anche un articolo su di me e sull’ultimo libro che ho scritto. Confesso senza pudore alcuno e con tutta la contentezza delle prime volte che è la mia prima volta su un quotidiano nazionale e son contenta che proprio questo sia il quotidiano. Poi c’è il fatto di essere nella rubrica FemmineFolli e last, ma veramente non least, anzi, for first, c’è quello che scrive Fabiana Sargentini, che ringrazio di cuore, (e il fatto che sia lei a farlo). Un “Vorrei averle scritte io quelle parole” messo nero su bianco da una donna in gamba fa sentire un certo qual calore. Si scrive anche per desiderio di condivisione e certe cose te lo fanno sentire.
Quindi, in sintesi, quello giallo è il mio autoritratto di oggi con sorriso.
Ciao, mi hanno cooptata nella giuria di questo premio qui.
Che mi pare simpatico e carino.
Dunque se vi va di mandare al concorso, noi si leggerà!
E per la serie #facciocose #dicocose #eveleposto ecco qui un’intervista con domande di Alcolibri Anonimi e risposte della sottoscritta a proposito di come è nato Consiglidivolo per bipedi pesanti e alcuni perché e percome del mio modo di scrivere e intendere la poesia.
E poi anche anche un video dove leggo una poesia.
Quindi #faccioanchevideo #eveliposto
Grazie ad Alcolibri.
Trivella tua sorella
Stai a casa a fare la madre
Trivella tua madre
Stai a casa a farti trivellare
Fatti trivellare ma a casa
Oppure esci, vai al mare – che abbiamo un bel mare – ma accompagnata, che magari a qualcuno gli vien voglia di trivellarti, non si sa mai
I maschi trivellano, son trivellatori, essi hanno questo impulso trivellatore che se ti fai beccare sola o anche con l’amica tua, ingenua come sei, femmine come siete, poi ti trivellano e son cazzi tuoi (letteralmente capito? aahahha A noi ci piacciono un sacco i giochi di parole! Siamo creativi e poeti!)
Se gli scappa di trivellare, comunque, dicevo, i maschi devono trivellare
quindi, tu, stai a casa, che tanto hai da fare con i bambini e le trivelle e le sorelle, che fra femmine vi capite
Ogni maschio trivella la sorella sua, se è sua ci potrà pure fare quello che vuole
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10 modi per assassinare una donna senza ucciderla
Voce e testi Alessandra Racca
Musiche originali Chiara Maritano e Donatella Gugliermetti
Realizzazione video Gitana Scozzari
Registrazione e audio editing: Alberto Vacchiotti
Qui gli amici di slam contempoetry mi domandano e io rispondo…
Alessandra Racca: Il Poetry Slam è unisex
Con il tempo ho imparato a fare meno, a gestire l’ansia del vuoto, togliere invece di aggiungere, “stare”, “essere” in presenza degli altri, fare cose che mi danno piacere, lasciare che lo spettacolo respiri con i suoi pieni e vuoti senza perdere di vista il senso di marcia […]
Alcune tipologie di conversatori con i quali non mi riesce di conversare (lo scrivo al maschile ma è unisex):
– il battutista; è fortissimo, è una macchina di battute, è veloce, fa ridere, ha tempi comici, è sempre sul pezzo, brillantissimo, ammirato, praticamente un cabarettista. Infatti l’effetto è quello di essere davanti alla tv. Ma senza telecomando;
– l’adorista: passa il tempo a dirti che tu sei forte, tu sai, tu lo sai meglio di lui, ma tu sei brava, ma con tutte le cose che fai tu, che lui non sa… Tu, da parte tua, passi il tempo a rassicurarlo. La conversazione si scusa molto e si spara un colpo in gola;
– il dottologo: è veramente colto, legge, sa, si informa, ha un sistema di organizzazione del pensiero e delle conoscenze che andrebbe brevettato, in confronto a lui sei una cialtrona, ti senti una cialtrona, sai poco, pochissimo, niente. Ma soprattutto ti annoi a morte. Ragazzi, c’è vita su questa terra al di fuori di ciò che si sa!
– ho una mia visionista: tu parli e lui ci vede la sua tesi: che sia politica, new age, religiosa, mistica, sessuale, complottista, che tu parli di giardinaggio, te stesso, poesia, cucina, sport, lui ci vede la Sua Tesi. Ed è precisamente con la Sua Tesi che avresti voglia di lasciarlo;
– l’acido-rancoroso: non ce l’ha con te, ma con la vita in generale. Capisci in fretta, appena ti ci sei ficcato, che non si tratta di conversazione, ma di una specie di percorso a ostacoli. Ci sono spine, vetri, stoccatine che si infilano nella conversazione, non contro di te, ma contro il mondo intero. Lo scopo non è parlare, ma sfogare. Tu non sei un interlocutore ma un water. Infatti non vedi l’ora di tirare lo sciacquone e liberarti delle deiezioni altrui;
– il ciò tantissime cose da dirti: infatti parla lui. Non ha nessuna domanda da farti, nessun interesse nei tuoi confronti. Se non ti infili nelle pause del respiro è finita. Ma lui, è risaputo, non ha bisogno di respirare, si nutre della tua energia. Ti salverà solo andare a fare la pipì.
– il/la gatta morta: vabbé, su questo, confrontate la manualistica. E si salvi chi può.
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10) Ritenta, sarai più fortunato
Tutùm versi mette in palio L’amore non si cura con citrosodina.
Partecipa entro il 25 dicembre se vuoi tentare la sorte!
Post lunghetto ad alta densità di possibili regali di natale…
Guardate, anche a me dà fastidio l’urlo di questi giorni, “regala questo e quello”, “offerta speciale”, “fine del mondo se non comperi entro il 25 dicembre”!
Però fare le cose e non dirlo a nessuno non ha senso, quindi ve lo dico ora, che poi i regali si fanno e magari vi va di regalare a qualcuno o a voi stessi una di queste cose.
Ve lo dico con calma senza urlare aggiungendo un grazie a chi vorrà condividere e partecipare.
Uno – Laboratorio di poesia
A febbraio terrò un laboratorio di poesia alla Scuola Holden di Torino, sei incontri per giocare con il linguaggio della poesia.
Forse vi va di partecipare, forse vi va di farlo sapere a chi può essere interessato, forse proprio vi va di regalarvelo e regalare queste lezioni.
Io sono di parte, ma posso dirvi che sto preparando questo corso con cura e con il sorriso.
Tutte le info qua: http://scuolaholden.it/poeti-mannari/
Due – Reading di poesia a casa vostra
Reading di poesia a casa vostra per compleanni, matrimoni, feste o anche solo per condividere una serata con gli amici.
Qua http://www.signoradeicalzini.it/?page_id=3453 qualche idea di reading, poi si inventa a seconda del luogo e della situazione.
Le poesie che leggo sono mie, le musiche originali ed eseguite dal vivo da Chiara Maritano e Donatella Gugliermetti
Il costo dipende dalla lontananza vostra da Torino e da cosa si fa (se fate una serata con amici potete, ad esempio, dividere fra tutti).
In segreto vi dirò che quella dell’house reading (detto così fa molto fico) è la dimensione che preferisco, quella in cui succedono cose un po’ magiche e piuttosto poetiche.
Per info: signoradeicalzini@gmail.com
Tre – Libri
La Neo Edizioni sta facendo degli sconti sui suoi libri, anche sui miei. Quindi è un buon momento per comprare direttamente da loro e non su Amazone. I Nei sfruttano solo se stessi e la buona scrittura…
http://www.neoedizioni.it/neo/
Poi c’è Sartoria Utopia, l’artigianato e uno dei cataloghi di poesia attualmente più interessanti in Italia…
http://www.sartoriautopia.it/shop/bastarde-senza-gloria/
Quattro – Oggetti
I miei amici di Poetique si sono divertiti a creare oggetti rubando qua e là da poesie e facezie. Trovate magliette e di tutto un po’…
http://www.poetique.it
Su THE NORVICHRADICAL trovate una mia poesia tradotta in Inglese.
Non vi dico quale, dovete capirlo voi medesimi.
Per quanto mi riguarda è ben strano leggersi in un’altra lingua, ma anche un po’ bello.
Ultimi giorni di agosto.
Giri per casa, per le strade, guardi nelle vetrine gli enormi cartelli degli ultimi saldi che gridano il 70% finale, mentre già ti propongono forme e colori per la stagione nuova. Osservi la gente, ancora poca e un po’ stranita come te, e nella tua testa gira incessante la domanda (segno che la vacanza è servita): Cos’erano già tutte quelle cose che facevo qua?
Piano piano inizi a ricordare tutti i “ci vediamo a settembre” che hai detto, scritto, messaggiato, gli “a settembre devo…” e sale prepotente lo stato d’animo del “non ho finito i compiti delle vacanze”.
E’ a quel punto che ti lanci come un demone sulle lavatrici.
Ed è subito settembre.
Qualcuno, ieri, sul mio blog ha lasciato il seguente meraviglioso commento. Lo dedico a tutti fan di San Cipriano.
San Cipriano, facci la grazia, però, questo pover’uomo non ridurlo a una cozza, cioè… se a volte pensa anche ad altro, va bene…
“Per i poteri di S. Cipriano e delle 3 anime che vigila San Cipriano s.m. Vieni subito da me l.d.f. vieni da me strisciando, innamorato e pieno d’amore, desideroso di tornare e chiedere perdono per chiedermi in fidanzamento e poi in matrimonio prima possibile. San Cipriano dammi il potere di fargli dimenticare e lasciare una volta per tutte qualsiasi donna abbia in testa e voglia dichiararsi. San Cipriano allontana s.m. da qualsiasi donna, che mi cerchi in ogni momento: adesso, oggi desiderando di stare al mio fianco che abbia la certezza che io sia la donna perfetta per lui. Che s.m. non possa vivere senza di me che abbia sempre la mia immagine nei suoi pensieri e in ogni momento. E adesso dov’è, con chi è, egli mi cercherà perchè il suo pensiero sarà rivolto a me quando andrà a dormire mi sognerà, e al suo risveglio mi penserà e mi desidererà mangerà e mi penserà, camminerà e mi penserà, in tutti i momenti della sua vita mi penserà. Vorrà vedermi per sentire il mio profumo, toccarmi con amore s.m. vorrà abbracciarmi, baciarmi, occuparsi di me, proteggermi, amarmi 24 ore di tutti i suoi giorni, affinchè mi ami di più e provi piacere solo sentendo la mia voce. San Cipriano fa che s.m. senta per me l.d.f. un desiderio fuori dal normale che non ha mai sentito per un’altra persona e che mai sentirà. Che trovi piacere solo con me, che senta desiderio solo per me che il suo corpo appartenga solo a me che trovi pace solo se sta bene con me ti ringrazio San Cipriano perchè stai lavorando a mio favore e voglio divulgare il tuo nome in pegno per dominare s.m. portalo innamorato, amorevole, delicado e fedele pieno di desiderio, tra le le mie braccia.
Così sia
(Recitare con fede per 3 giorni. Divulgare in tre posti differenti)
La signora dei calzini, esprime vibrante pride lgbt ma anche abc ma anche qzkj e non vede utopisticamente l’ora che le lettere si possano combinare variamente, in tutte le lingue, per esprimere concetti di amore umano vario e variegato, di intelligenza emotiva e relazionale e parità di diritti (su tanti fronti non solo quello della sessualità) e che si tenda pure, ogni tanto, verso la parte migliore dell’umanità che se pure ben nascosta ce l’abbiamo, suvvia. Perdonatemi l’ottimismo, ogni tanto ci vuole…
Mi hanno chiesto una poesia che parlasse di nuvole e cielo.
Ho cercato fra quello che ho scritto e ho scoperto con curiosità che sul versante nuvole e cieli siamo abbastanza sfornite.
Poche nuvole e poco cielo.
Molta acqua e piante.
Mi sembra un buon punto di partenza: alzare di più la testa, guardare più su, più in grande.
(Fotografia di Robert and Shana ParkeHarrison)