Essersi marito
essersi moglie
essersi contemporaneamente padri madri
il mio esserti donna, il tuo essermi uomo
essersi amici
essersi nemici
essersi confidenti
essersi fratelli e poi carnefici
essersi presenti
essersi testimoni
essersi pretendenti
essersi indifferenti
essersi vicini, distanti
essersi spia
essersi traditori
essersi testimoni
essersi ladri, poliziotti, medico, infermiera
essere puttana, essere signora, essere ragazzina per te
essermi fedele
essersi pazienti
essersi amanti.
.
Essersi o non essersi,
proprio questo è il problema:
troppo traffico di genti nel cuore,
non c’è da stupirsi che non basti
il semplice fatto di amarsi un po’.
ri – aaaaaarrrrrggggghhhhhhhh!!!…un’altra svista terribile, molto peggio dei Friskies stavolta…volevo dire “La lettera rubata” di Poe, l’ispetttore Dupin e compagnia indagante…veramente il super lavoro ha effetti deleteri su un commentatore dei calzini…devo prendermi una vacanza di pausa, mi farò un paio di settimane a Calzinia 🙂 …a parte tutte le mie scemenze scherzose, brava come sempre, Signora dei Calzini
E’ dura la vita del commentatore di calzini, chiamato al lavoro a tutte le ore, senza contibuti e ferie pagate 🙂 …bello questo tuo andrivieni melodico di parole e di concetti, giocato sul suono di “essersi”…se uno si ferma a riflettere, è veramente sbalorditivo considerare quanti “io” diversi siamo nei diversi frangenti della nostra vita…amarsi un po’ è come bere, diceva il Sommo Autore Cantante, ma volersi bene, partecipare, è difficile, quasi come volare…hai giustamente inserito sul finale questa citazione, quasi messa lì come per caso, così evidente ma anche nascosta, come la lettere perduta di Poe…perchè la difficoltà di giostrare nella nostra profondità interiore tutti quegli “io” che siamo è tanto evidente, quanto nascosta dalla sicurezza che crediamo di poter mettere nel nostro agire quotidiano di superficie…