Piove.
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Mia madre piange
il suo non poter più essere figlia.
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Io piango
il mio non esser madre.
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Col mio essere figlia
faccio a pugni da tempo.
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“Voi donne non siete
mai
contente e siete così enormemente
piene d’acqua”.
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Le donne nel mio ufficio
son belle
forse non son mai contente,
a volte piangono ma
sanno consolare.
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Prendo mia madre in braccio
benchè non sia ancora vecchia,
benchè non sia ancora il mio turno
d’esser madre di madre.
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Piccola piccola madre mia
stasera vorrei cullare il tuo pianto.
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Mia madre sorride acqua
dentro i suoi occhi.
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Piove.
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Non c’è
nulla di più potente dell’acqua, sai?
Nè fuoco, nè vento, nè terremoto.
E un tempo, si sa,
la vita prese ad agitarsi nell’acqua.
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Piove e questa stanza è piena d’acqua:
io son quel piccolo feto
bambina
nuoterò tutto l’inverno
nascerò a primavera
prima uscirà acqua
poi me.
Non preoccupatevi quando piangerò.
Piangere serve per respirare.
grazie caro (sei un caro vero?) è davvero una bella cosa quella che mi scrivi…
Perchè me lo ricordi molto, anche se sei femmina.
E io lo amo.
Scrivi ancora…
IO TI AMO…. E tu non devi fermarti maiiiiii…MAI
…ho letto poco, ma quel che ho letto mi è piaciuto… come mai me lo chiedi?
Ti piace Hikmet?
Davvero?
Ma in che modo?
Non era proprio mia intenzione, anzi….
Sei stata ostile, perdona.
Ciao a te.
l’altrove è qui,
poi, dal 5 dicembre anche sulla carta stampata (http://www.edizioniseed.it/pagina.aspx?id=2). poi c’è il blog di sabotage: http://sabotage.edizioniseed.it/
poi ciao
C’è un altrove dove leggerti?
Mi piace.
ti abbraccio anche io allora…che fuori piove di nuovo e c’è bisogno di consolarsi un po’…
Silenziosi timidi singhiozzi nel legger la Tua pioggia; o forse la Mia nella tua, o forse leggere e basta.
Non sol questa.
Legger tutto.
Mi piace leggere.
Ora anche legger te.
Non so quanto bene mi abbia fatto legger te e Te che così deliziosa scrivi.
Non so molto io;
pioggia rimane e deliziosa rimani tu.
Deliziosa davvero.
Ti abbraccio.
grazie a tutti e due. spero che nel frattempo però pioggia e lacrime sian passati…
bella…mi ha commosso…
o mi ha incontrato in un momento di pioggia e lacrime
bella, bella, molto bella questa poesia…immagini da uno specchio nello specchio, riflesse ancora in altri specchi di femminilità, del mistero della nascita, dell’esser figlia, mamma, figli in generale…e il senso del dolore, misto a quello dell’amore…bello, bello, mi ha toccato tantissimo…