Non si tratta
sai
di dove si posizionano
naso e occhi
il taglio della bocca
l’esatto modo di camminare
non si tratta di volume
i capelli
la forma del viso, non
è questo il punto
Sono più, come dire,
un giocattolo
un po’ rotto
ma non troppo
molto coloratro
decisamente infantile
ma raffinato
quasi pornografico, a dirla tutta,
irriverente ma serio, romantico
borghese perbene consumista a modo
mica facile giocare
non sono un gioco per bambini
Sono più, come dire,
quella donna bassa che
si crede alta,
come dire vento e roccia
sempre calma sempre agitata
sempre sempre attraversata
mai ferma
o ferma decisamente immobile
tintinnante
cupa
abitudinaria
ma sgargiante, affamata di sorprese
abituata all’accumulo,
avvezza a non gettare via
nulla, nemmeno le tarme
ma con la tendenza latente
a buttare via tutto
d’improvviso
fermami
tienimi qui
guardami
colorami
stringimi
non perdermi di vista
ho a che fare con
tutto ciò che inizia per “ego”:
egocentrica
egoista,
se la parola eccentrica
contenesse l’ego,
anche eccentrica
fermami
specchiami
ragionami
accendimi
danzami e lasciami danzare
addormentami
scomponimi
ricomponimi
spingimi fuori dalla porta
quando mi chiudo qui
ricordami che non si può sempre cambiare
Non è questione
della forma dei miei
seni
non è questione del
colore degli occhi
che comunque sono verdi
non te lo scordare, ci tengo
che poi, guarda, guarda come cambiano
grigi o verdi,
dipende dal tempo
non è questione di larghezza delle spalle
la curvatura della spina dorsale
non è questione di muscoli
non è questo il punto.
Sono più, come dire,
anche guepiere e giarrettiere
tacchi
scarpe rosse o viola
pin up anni Cinquanta
pizzi
un po’ per gioco e un po’ sul serio
mostrarti una pelliccia violetta
trovata in un mucchio sulla via
adorami
sono la regina degli stracci
spogliami
incoronami
ma ricordami
che son ricca per gioco
giocami
ridimi
afferrami
trattienimi non farmi andare via
incontrami
proteggimi
dicendomi
ascoltami
parlandomi
sceglimi
raccontami
dimmi chi sei tu
eh….bella…