Alle mie bianche ossa

Soli

insofferenti al mondo

si può essere molto nudi

spogli

un rigido mucchietto d’ossa

essenziale

meritorio

eppur scarno:

 

venite,

fatevi carne

e pelle

fatevi peli

e colore

fatevi grasso, guance

sangue, ferita

sbucciatura

 

vi voglio tutti

addosso

voi

e i vostri

stupidi difetti

le voci, gli odori, le vostre più

assurde

opinioni,

tutti qui

egoisti, bisognosi

disordinati

belli

abbarbicati

caldi

alle mie bianche ossa

migliori

peggiori di me

a darmi forma

parola

calore,

a darmi corpo

sorriso

filo da torcere

vita

 

venite,

vestite il mio scheletro dei

vostri corpi

date peso alle mie ossa

date loro movimento

soffiate pensieri nel mio teschio

andiamo avanti

o indietro

e se ci riesce

balliamo

balliamo

balliamo ancora.


poesie

4 commenti su “Alle mie bianche ossa

  1. In questo testo si prova già qualcosa, se non fosse per l’insopportabile vizio – inutile- di andare a capo a ogni parola (perchè poi?) potrebbe sembrare una poesia vera.
    Ci sono comunque passi da rivedere, per esempio:

    “Mucchietto d’ossa meritorio (non ha molto senso)
    Eppur scarno”?boh.

    e poi il “venite” a chi è rivolto?

    Gli ultimi dodici “versi” – che potrebbero essere tranquillamente la metà- sono molto belli.

  2. Molto intensa…colpisce a fondo ma nel tempo stesso è delicata, tenera a suo modo…strano…magie della calzinità : – )

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.