Cose che sentono le mie orecchie dopo un’ora che il tizio di fianco a me sul treno parla al cellulare con sua madre della vacanza della sua amica Betti all inclusive a Sharm e le descrive le foto delle tartarughe che ha visto sull’iPhone

 

 

 

 

 

 

É il quarantatre di giugno e ancora non nevica           non
ho digerito: mai mangiare cani prima di dormire, sono indigesti     poi
perché non provi a tagliare il gelato con il grissino invece di fare tutta quella fatica con la motosega, io non lo saprò mai        se
almeno potessimo fare un bel week end in galera, è da natale che non si va via    ha
dei capelli così lisci che paiono chicchi di riso     che
bello finalmente un funerale come si deve, era da quando è morta zia che non ci divertivamo così       ma
ti sembra giusto che servano il primo della fila quando ci sono tutti questi secondi e terzi?    io
mi distraggo spesso dalla noia guardando l’effetto cromatico delle mie scarpe quando prendono fuoco      gente
così poco rispettabile io non l’ho conosciuta mai, non hanno alcuna demenza     mi
spiace moltissimo di essere stata puntuale, cerco sempre di far tardi ma proprio non mi viene   non
venire a trovarmi domani perché ci sono    che
idiota si è fermato allo stop   per
fortuna le nostre cavallette non danno fastidio e cucinano divinamente
per due    puoi
ripetere l’ultima frase, non ho sentito male,
scusa?


poesie

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