Quando capita, senza apparente ragione
che viene facile
dare del tu al mondo
e guardarlo negli occhi
dritto e semplice
passeggiare a piedi scalzi
per le sere e le giornate intere
seguire l’istinto di abbracciare
baciare con labbra leggere infantili
spiegargli spiegarsi spiegare
e lasciare che veda con occhio calmo
i capelli arruffati l’imperfezione
mutande maglietta colazione
cantare la doccia la cucina
sentirsi figli e amanti del mondo
dall’esistenza facile
dall’incedere che tutto può
che spazia e viaggia senza confini,
sentirsi così senza motivo
per una treccia di sole, la mattina
vedere i doni, le albe, le cime
riuscire perfino a legittimare
lo spazio fondo del dolore
Capita, talvolta, senza apparente ragione
la gioia d’essere
la benedizione
E poi
ancora
il mutare
l’infinita variazione