Arcobaleni di denti

 

Non è una di quelle cose a cui pensi
ma esistono palette* di denti,
te le mostra il dentista e non ti domanda
quali colori preferisci per il tuo sorriso: accosta
denti ambrati o d’avorio alla bocca
chiedendoti quel sorriso cavallino,
quelle aperture sgraziate di labbra,
necessarie all’esercizio
dell’arte medica per cavità orali.
 
Guardavo quegli arcobaleni monocromi
e pensavo
a gente seduta qui, come me,
a farsi accostare palette di denti
ai denti.
Chissà, se sono più
quelli che pensano al colore del sorriso
o al morso.
 
E a come teniamo segreto, pensavo
il digrignare:
animali così sofisticati,
nell’esercizio della ferocia.
 
C’era poi la questione dei denti d’oro
e del brillante nel dente,
ma venne deciso il mio colore
e fui libera di andare
dove ci si distrae,
fra colori nascosti
cui non si presta la dovuta attenzione.
 
*(Palette, alla francese, non palette per la sabbia, neh)

poesie

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