Il mio Neo preferito

Anni fa ho conosciuto Angelo Biasella e Francesco Coscioni, gli editori della Neo, una piccola casa editrice abruzzese. 

Ho pensato, vista la loro linea editoriale, che potevano essere le persone giuste cui mandare il mio lavoro. Ed ho avuto ragione.

Ad anni di distanza non posso che confermare quella mia prima intuizione. Siamo cresciuti insieme, abbiamo pubblicato quattro libri (loro molti di più, ovviamente). Siamo cambiati, tutti e tre, siamo in parte rimasti fedeli a ciò che ci ha fatti incontrare.

Se devo pensare a me e alla Neo edizioni, penso a gente dai percorsi strambi, un po’ inediti. Sono una che scrive poesia, ma l’ho sempre fatto un po’ a modo mio, stortamente, decisamente fuori dai circuiti canonici, forse perché anche il mio rapporto con il linguaggio della poesia è poco canonico, decisamente personale, spesso sporco, ibrido, mutevole, multiforme, dubbioso e incostante, impaziente di esprimersi, insicuro e, credo, per questo, vitale.

Sul perché di queste mie scelte (e non scelte) magari fra un po’ ci scriverò su, perché credo che possa essere utile anche per altri. Oggi no, non ne ho il tempo.

Ma oggi esce invece un’intervista che racconta del loro percorso, quello della Neo. Che è anche un po’ il mio. Ed è con grande affetto, stima e riconoscenza che lo riposto qui, così che possiate conoscerlo anche voi.


e altre cianfrusaglie, eventi, eventi presenti e futuri, micronarrazioni

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