Nostra signora dei calzini… bis!

Nostra signora dei calzini - copertina2 copia

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Voglia di calzini?

Circa più o meno in prossimità con l’uscita del mio libro NOSTRA SIGNORA DEI CALZINI, già ebbi il piacere di ascoltare IL PARADISO DEI CALZINI di Vinicio Capossela…

…ora che le copie della prima edizione si stanno esaurendo (500 in un anno: un piccolo recordino per un libro di poesia e senza distribuzione…) e che stanno per vedere la luce le copie della seconda edizione…

sulla copertina della quale ci siamo divertiti con un piccolo cambio di colore…

Nostra signora dei calzini - copertina2

…beh, dicevo, mentre sta per uscire la seconda edizione di NOSTRA SIGNORA DEI CALZINI, ecco che ti trovo sui giornali…

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…anche Vauro mi sdogana i calzini!

Certo, poi ci sono gli indimenticati calzini azzurri di una recente polemica e il blog calzino spaiato

Insomma, a quanto pare, a questo mondo c’è voglia di calzini…

Beh, buoni calzini a tutti, allora.

La Signora dei calzini

La solitudine dei calzini spaiati

Vi riporto il link che contiene il bel resoconto della lettura fatta alla Libreria Massena 28, a Torino (una vera libreria per signore dei calzini) con annesso video:

http://www.massena28.com/2009/11/21/fotogrammi-spaiati/

Buoni calzini a tutti!

Liste… non solo io!

Ho già più volte detto della mia passione smodata per le liste:

www.signoradeicalzini.it/?p=23

www.signoradeicalzini.it/?p=24

Son quindi stata molto felice stamani di trovare su Repubblica un ricco e denso inserto proprio sulle mie amate liste. Ve lo segnalo:

www.repubblica.it/2009/11/sezioni/tecnologia/play-list/play-list/play-list.html

http://download.repubblica.it/r2/07112009.pdf

Buone liste a tutti!

Immaginarie

Ciao!

Volevo farvi sapere che ho arricchito il blog con nuove pagine immaginarie… cioè dedicate alle immagini.

Nella colonna di destra del blog, “SCOPRIMI E SCARICAMI“, trovate infatti:

doccia

LE FOTOGRAFIE degli spettacoli e della Signora dei calzini“, che contiene un po’ di fotografie, fra le quali vi segnalo, oltre a quelle realizzate da Gian Pietro D’Acqui, il pazzo pazzo book realizzato da Federica Jourdan, in un pomeriggio molto caldo da signore dei calzini…

mutande2

SCARICA i disegni di Federica Jourdan“, pagina dedicata ai disegni che Federica ha realizzato per il libro “Nostra signora dei calzini”.

Son tutte da scaricare, screensaverizzare, godere..

Buona immaginazione!

Una Signora dei calzini per ogni città…

E’ arcinoto oramai

che la Signora dei calzini originaria stia a Torino

al mercato di Piazza Madama Cristina,

girando per Roma, ho trovato quella romana…

Calza roma

Calza Roma 2

… e le vostre?

Le amiche della mamma: Gente con la tazza

Le amiche della mamma sono una fonte inesauribile di storie e sorprese.

Per dire, qualche tempo fa torno a casa e trovo un regalo, eccolo qua sotto.

Questa tazza Signora dei calzini è stata dipinta da Valentina Paduano,

i disegni originali sono quelli del libro Nostra signora dei calzini e sono di Federica Jourdan…

i versi sono miei…

l‘idea della tazza dell’amica della mammà!

tazza1

tazza4

tazza6

tazza7

tazza8

La poesia qua sotto è  tratta da “Nostra signora dei calzini”

e si intitola

 

GENTE CON LA TAZZA

 

La donna cade

dentro al bar

cade dentro a un sonno fondo

dentro a un cappuccino

 

L’uomo che la raccoglie

per lei è soltanto un braccio

uno straccio che la asciuga

una voce che la rassicura

la rassicura rimproverandole qualcosa

 

La donna spalanca un sorriso cieco:

da qualche parte in fondo al sogno

– in fondo alla tazza –

quell’uomo è sua madre

o qualcun altro

nascosto dalla spuma di latte.

 

Intorno a lei

noi, gente del bar,

continuiamo ad esistere

come qualcosa di scontato e caldo.

 

Non so

se mi sono mai sentita

come lei

ma la mia tazza è uguale alla sua:

abbiamo entrambe sul fondo

quel che rimane dello zucchero

e schiuma liquida.

 

Così è la gente

in questo bar:

gente che cade

e gente che ci pensa su.

 

Ognuno con la sua tazza.

Quando uno non scrive poesie…

E’ un periodo che scrivo poche poesie,

la cosa dipende da tanti fattori di cui non l’ultimo è che sto scrivendo altro, ma chisséne…

quello che mi pare interessante o inquietante o…

metteteci voi l’aggettivo che vi pare, è ciò che produce la mia immaginazione in astinenza da versi…

forse dovrei seriamente riconsiderare l’idea di rimettermi giù a scrivere poesie…

intanto GUARDATE QUI…

Questione di stile

Certe volte

le vite degli altri

gliele guardi addosso

e ti sembran perfette

come un vestito di sartoria.

 

Quelle volte

io mi sento

come se la mia vita

l’avessi presa ai grandi magazzini

all’upim

o anche al discount.

 

Oppure mi sento

come se mi fossi comperata

solo il pezzo di sopra.

come se

sotto

avessi solo le mutande

e mi guardassero tutti.

 

Oppure come se,

andata anche io da un sarto,

avessi scelto male:

quello mi ha lasciato addosso

l’imbastitura

e i punti molli,

se n’è andato a casa altrui

a finire quello splendido vestito.

 

Quelli sono i giorni in cui

mi metto alla macchina da cucire

e faccio rumore tutto il giorno.

Rossella, Ornella (you tube) e me.

Che qualcosa scappa sempre

la pipì

una frase

il coraggio

l’attenzione

il filo

anche solo il tram

 

Se si potesse fare

io vorrei che qualcuno

mi seguisse

a raccogliere

riprendere

riportare

quel che perdo per strada

che lascio cadere,

così

come un lavandino rotto

un carro troppo pieno

o come una che va in giro

prendendosi il lusso

di stare col naso in su

 

 

come per i bambini

che gettano le scarpe

dal passeggino,

così mi ci vorrebbe una tata

un cane fedele

un maggiordomo

o una madre

magari la mia, con quella sua frase:

“non sono mica la tua cameriera”

    – che a diciassette anni è affermazione che legittima il matricidio

       a trent’anni se hai una madre sufficientemente lontana

       è frase da malinconia

       la cui tolleranza è sintomo di adultità piena e conclamata;

       mio padre non lo includo nella lista

       che direbbe: “te l’avevo detto io”

       e quelle son frasi che non si tollerano

       nemmeno a centotre anni, lui, settantacinqe voi –

 

comunque sia,

a me ci vorrebbe

qualcuno che mi raccolga i resti

che ho una paura folle

di questi tempi

di perdere quei pezzi che poi

il puzzle non lo finisci più

 

E se stai per dire quelle stronzate tipo:

“ho imparato che tutto quello che ho perso

andava perso”

guardati allo specchio

e se hai meno di settant’anni

abbi il coraggio di ammettere

che frasi così si dicono

solo per non sentire

la paura che fa

 

mettere quel piede

dietro a quell’altro

andare avanti

anche senza stringere i denti

   che non si capisce perché

   bisogna anche rovinarsi la dentatura

   mentre si fatica

andare avanti, dicevo,

e ripetersi

dopotutto domani è un altro giorno

cercando di sembrare una Rossella O’Hara

sufficientemente stronza

da meritare

un Clark capace di dire

francamente me ne infischio” 

con tutto quello stile

 

se poi pensate

che io abbia iniziato

a scrivere questa non-poesia

e poi mi sia persa quel che volevo dire

avete ragione

il che però non fa che dimostrare

che continuamente

vado perdendo

il filo

l’attenzione

e stanotte anche l’ultimo tram.

 

Procederò a piedi

casomai mi capitasse

di trovare qualcosa

che è stato perso:

lo faccio mio

e mi dico

che son fortunata

e che se non perdevo il tram

non avrei mai trovato

quella cosa lì.

 

E se per caso vi state chiedendo cosa

io abbia trovato

facciamo che si tratta di una canzone,

quella dove Ornella Vanoni

se la intendeva con Rossella,

cantatela insieme a me

poi

camminiamo

e giochiamo che quel che si perde si perde

e anche se mio papà “me l’aveva detto”

vedrò di sbagliare a modo mio

che mi viene piuttosto naturale

e quando uno ha una dote

è un peccato perderla così

per pura ribellione.

 

 

Per questa poesia si ringraziano

mia madre

mio padre

rossella o’hara

clark gable

ornella vanoni 

il tram

 

 

Segui la tua strada ovunque ti conduca….

PER VEDERE CLIKKA QUI

Raccattale

INTRODUZIONE NECESSARIA: 
Piccolo gioco di parole che devo ad un suggerimento di Clara Vajthò
e che si comprende solo se si è a conoscenza del mio nome e cognome, Alessandra (ale) Racca.

 

Rituale

maniacale

vitale

il mio costante

raccattare

Il chi-cerca-trova

Volevo annunciare che questo blog mi pare ormai abbastanza maturo per avere un cerca-trova,

uno di quegli aggeggi internettistici per cui si digita una parola e si avvia la ricerca  per vedere se nel blogc’è qualcosa che risponde a quella chiave di ricerca.

Capito, no?

Comunque lo trovate qua sotto: nella colonna di destra, in fondo a tutto il resto.

Buon chi-cerca-trova.

Tre calzini al Sexy Shock

 

Leggi tutto…

Le chiamo Evidenze

Le chiamo così e le scrivo da tempo, 

come i sassolini di Pollicino,

piccole, semplici, le incontro per la via

per quando si è persi nel bosco,

vi presento da oggi alcune mie piccole evidenze.

Kiki o Federica Jourdan

Mi si dice che FEDERICA JOURDAN, in arte KIKI, (che ha illustrato il mio libro) sta partecipando a un concorso di disegno… un piccolo pretesto per mostrarvi qualche suo lavoro: CLIKKATE QUI!

Il mio senso di marcia.

Difficile ridursi a un verso.

Ciclo delle valigie – Cosa ci ho trovato dentro: un bastimento carico di…

A ndare a Ro… *

B erretto, biro, borderline (io sono)

C ellulare, CURIOSARE, calzini fucsia, casa (CERCARE), CAMMINARE (molto), caldo

D entifricio, dubbi, denari, distanze

E ssere sempre me stessa (chi? …ah, sì… ok, ma come?)

F edera, “ferma!”, fogli

G iacca, Guido, gioco per il viaggio

H otel (PRENOTARE; PERNOTTARE), “ho” (un po’ di paura)

IO, in movimento, idee

L ibri, lacrime

M utande, *MA(h)…?, maestri (SPERARE DI INCONTRARE), (il) mappamondo (che lui mi ha regalato non ci sta), metro(politana), metro (per misurare le distanze)

** …NO!

O cchiali da sole, “Ok, restiamo un po’ qui…”

P ENSARE (sempre, ma comunque agire), pantaloni neri

Q uotidiano (anche qui non avere il tempo di leggere il), qualcosa di dolce, qualcuno con cui parlare, quiete (poca)

R ossetti (2: rosso e viola), ritornare a Tori…**

S combinata, scarpe basse, scarpe con i tacchi, sogni

T rasportata, tremarella, tappi per il rumore

U na lunga strada

V IAGGIARE

Z aino piccolo per costringermi all’essenziale e…

A(bis) ncora qualcosina per ricordarmi di te…

(to be continued…)

Ciclo delle valigie: telegramma dell’appena arrivati

Testa felice. STOP

Asserisce. STOP

Che forse Roma le si addice. STOP.

 

Non so.

Forse non sa ciò che dice.

O forse davvero predice.

 

STOP.

Fare le valigie

 

Fare le valigie non mi si addice.

Far stare le proprie cose in uno spazio piccolo così. In uno spazio chiuso, tombale. Ho una valigia rossa e piuttosto grande, ma son certa che i miei oggetti non vogliano stare chiusi lì.

E poi non mi va di fare azioni abiette: discriminare un calzino, solo perchè più antico, rinunciare a una camicia, ad un tacco, per questioni di praticità.

La mia testa si ribella alla sintesi, alla logica, alla semplicità.

Si appella ai bisogni più improbabili, mi fa tendere al melodramma, mi pare di partire per mai più ritornare.

Dite che posso fare a meno di un cucchiaino porta tisana che mi hanno appena regalato?

“Vado solo per qualche mese a Roma, testa, registra il concetto”.

La mia testa fa il broncio, dice che la inganno. Dice che stavamo bene dove stavamo, con le persone con cui eravamo…

Le dico stizzita che ha fatto di tutto perchè le cose cambiassero.

Niente.

Mi risponde che è tutta colpa mia se ora dovremo deciderci fra due maglioni neri.

La mia testa fa i capricci.

Passerò oggi e domani a star dietro alle sue stranezze.

Poi andrò a Roma e vedremo come si comporterà.

Per qualche tempo questo blog non verrà forse aggiornato con la stessa frequenza. Devo trovare le frequenze. Ma conto di trovarle.

Scusate, devo andare, la mia testa dice che prima dobbiamo fare le valigie e poi pensare a scrivere.

Ieri sosteneva l’esatto contrario.

Ci vuole molta pazienza.

Comunque le ho fatto delle foto, alla mia testa.

Ecco in che stato si trova…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lui è uno spostato…

… e infatti lo trovate qui…

Fra Natale e Capodanno

Sabotage reading K

Sabato 27 dicembre

FATTORE K 

ore 22.00

via Cesare Balbo 10 – Torino
“SabotAge K Sofà Reading”

Bravuomo+Catalano+Signora dei Calzini

Nella comodità post-natalizia e pre-capodannica dei sofà del Fattore K un reading di gruppo che chi non viene Babbo Natale gli porta via i regali.

 

Ma non finisce qui:

chi viene prima fa l’aperitivo

chi rimane dopo balla con Robi Vaio alla consolle psicoattiva.

*

Capodanno con il Grande Fresco!

Ci sarò anche io insieme a

GUIDO CATALANO e FEDERICO SIRIANNI, insieme ai maestri musici MARCO PICCIRILLO e MATTEO NEGRIN 

e a tutti gli ospiti previsti o imprevisti che vorranno intervenire dalla notte all’alba

per festeggiare l’arrivo del nuovo anno al 

CAFFE’ BASAGLIA 

Maggiori info qui

Natale…

 

 

 

 

…sospesa...

 

.

.

.

.

dialogo fra alessandra racca e la signora dei calzini

C’è, c’è, ma lo trovate qui…

Nostra signora dei calzini parlò

Sono un libro fresco di stampa, mi intitolo Nostra signora dei calzini

Potete acquistarmi alla Libreria Massena 28

Mi trovate con i disegni di Federica Jourdan

Costo 10 Euro

Potete comperarmi anche on line

 

Mi trovate Mercoledì 3 dicembre da AMANTES ore 20.30

in via Principe Amedeo 38/a – Torino

quando la Signora dei Calzini sarà ospite de Il Grande Fresco

 

Mi trovate Venerdì 5 Dicembre alla Libreria Massena 28

per la mia prima presentazione

Alla musica ci sarà Luca Morellato

Ai disegni live ci sarà Federica Jourdan

Ai calzini e alle poesie ci sarà Alessandra Racca

 

Venite.

Leggetemi.

Io vi aspetto.

La Camper mi pensa!

Grazie alla segnalazione di Arsenio Bravuomo che condivide con me una malsana passione per le scarpe, ho scoperto queste splendide Camper per bambini versione “Signora dei calzini”.

Perchè sono in versione “Signora dei calzini”?

Beh… se avete già visto i miei reading, lo sapete, se non li avete mai visti: ecco una buona ragione!

il blog di sabotage

Annunciazione annunciazione:

è nato il blog di Sabotage,

la collana di libri nella quale a dicembre

viene pubblicata anche la medesima.

Fatevi un giro,

per ora è biccolo,

balbetta appena,

ancora non sappiamo bene cosa farà da grande.

Forse sarà una bestia insensata, caotica, magmatica e raffreddata

(no, raffreddata magari no, io son raffreddata).

Forse vi farà compagnia.

Per ora ci scrivono i pionieri di Sabotage

(Catalano Guido, Sottile Filippo, Bravuomo Arsenio, Roncaglione Andrea, io) pezzetti e pezzettini.

Anche io ci scriverò.

E questa, per chi avesse dubbi,

non è una poesia.

Buona domenica a tutti.

eventi e news, non si riesce a parlar d’altro

Ho una quantità di cose da dirvi che mi scappano di testa, così, al solito ne faccio una lista:

UNO

sabato 8 novembre

“Quando la Signora dei calzini incontra Morgana”

Via Baretti 11 – Torino

Morgana è un negozio di abbigliamento. Ha scarpe, vestiti di recupero, vestiti di sartoria. Io sa lì, durante la notte di Paratissima

ore 19,00: “Un bicchiere di vino, un abito, una poesia”: rovista fra gli abiti e cerca la tua poesia…

ore 21,30: imperdibileversione ibrida di “Eroticismi” il mio reading quasi spogliarello di cianfrusaglie amorose…

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2

venerdì 7 novembre

alla Libreria massena 28 – ore 21,30 – a Torino

l’amico Arsenio Bravuomo presenta piccolo bastardo racconta,

ultima uscita della collana Seed

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tre

sono lieta stralieta di annunciare per dicembre l’uscita del mio libro

Nostra signora dei calzini“,

che verrà ufficialmente presentato venerdì 5 dicembre alla Libreria Massena 28.

Non credo possiate esimervi dal prenotare quelle 15.000 copie che vi risolveranno il problema dei regali di Natale!!!!

_________

quaTTRO

Se ve lo foste perso: Vinicio Capossela, ha scritto questa bellissima canzone che si intitola Il paradiso dei calzini e io ne son contenta… che ora mi sento in buona compagnia.

Se qualcuno conosce Vinicio… gli dica di scaricarsi la mia cartolina. Qui a fianco in SCOPRITEMI E SCARICATEMI… ne trovate altre 3 con i disegni di Federica Jourdan (kiki.joujou@yahoo.it)…

… scaricatele anche voi!

comunicazioni ai lettori: ma vi rendete conto?

Io son strana, io che scrivo, ma strani siete anche voi che leggete.

Le mie statistiche dicono che qualcuno è arrivato a me digitando:

“schaften” ma anche “www.ashley sporca.it”

Ora ditemi perchè: perchè fate così?

Io spero che se vince Obama (e lo spero comunque, sia chiaro, a prescindere), poi vi sentiate meglio e la smettiate di fare certe cose.

In ogni caso, se qualcuno, nel frettempo che spogliano, mi vuole spiegare perchè fate così… io son contenta!

Comunque mi piacete.

Mi piacete proprio perchè fate così.