Ti piacciono i miei abiti
ma a me non piacciono i tuoi
.
Di certo non hai
gli abiti adatti
ma mi accorgo
a poco a poco
che tu già mi abiti
.
Dunque ,se anche non mi piace
lo stile dei tuoi abiti,
te lo devo dire:
non sei affatto male
come abitante
.
“Ti piacciono i miei abiti?”
No, non mi piacciono davvero i tuoi abiti.
Ma se vuoi lasciarti abitare,
così come tu mi abiti,
così io abiterò te
dolcemente
e senza pretendere per davvero
un cambio d’abito.
Mi sa che temi giusto. La perfezione non è di questo mondo. Ma certe volte, per brevi momenti, capita così. Ed è bello.
Utopia, temo.
grassie!
bello il senso di tolleranza, di amore, di propesnsione all’ascolto evocato da questi versi…ce ne sarebbe tanto bisogno al mondo oggi…mi è piaciuta, brava!
Non è facile… Chissà. Se capita, poi non è difficile. Che sia difficile capire se sta capitando?
mica facile… ma bello se capita, vero?
Grazie carlo
Intensa. Abitare senza cambiare abiti, essere abitati senza abitudine. Aver l’abito dell’abitare: abitare, non occupare né colonizzare. Abitare e lasciarsi abitare. Un bell’habitus di mente e di cuore.